Napoli, Simeone: “Spalletti? La sua decisione va rispettata”

L'attaccante argentino del Napoli Giovanni Simeone ha rilasciato un'intervista in cui parla di vari temi tra cui l'addio di Spalletti

Simeone Napoli
2 Giugno 2023

Federico Galeazzi - Autore

L’attaccante argentino del Napoli Giovanni Simeone è reduce da una stagione strepitosa, almeno per quanto riguarda i risultati ottenuti, con la maglia azzurra. Difatti in questa prima annata con il suo nuovo club è riuscito a portare a casa lo scudetto oltre a realizzare i suoi primi gol in Champions League. Simeone ha rilasciato un’intervista al portale spagnolo AS, in cui ha toccato vari temi tra cui la stagione del Napoli e l’addio del proprio allenatore Luciano Spalletti.

Simeone Napoli

Napoli, le parole di Simeone durante l’intervista

L’attaccante ha iniziato parlando del tanto chiacchierato addio di Spalletti: “Il mister è un maestro di calcio e vita. Dice sempre parole che ti mettono voglia di ascoltarlo. Ora ha bisogno di riposare e bisogna rispettare la sua decisione. Gli vogliamo tutti bene, lavorare con lui è stato grandioso e gli auguriamo il meglio”.

napoli spalletti

Ha poi proseguito parlando di suo padre Diego: “Papà è venuto a trovarmi ed è rimasto colpito. Si è innamorato soprattutto della mozzarella. Sul farmi allenare da lui posso dire che come ci siamo sempre detti, l’unico modo è che lui venga dove gioco io. Sarebbe diverso ma comunque scomodo nello spogliatoio. Non tutti i calciatori sono felici degli allenatori e qualcuno parlerebbe male di mio padre con me”.

L’attaccante ha ripercorso alcune tappe della sua carriera, tra cui la tripletta segnata proprio al Napoli quando indossava la maglia della Fiorentina: “Segnare tre gol a una squadra così importante è stato speciale. Quando sono arrivato me lo hanno ricordato tutti e continuano a farlo. Però mi dicono anche che sono perdonato”.

Osimhen Napoli

Infine ha concluso parlando di Osimhen e Kvaratskhelia e dell’unico rimpianto stagionale: “Victor è un giocatore che non prepara i suoi movimenti, gli escono dal nulla e diventa complicato per i difensori marcarlo. Kvara invece punta sempre l’avversario. Non ha altro in mente e anche se non riesce, torna indietro e ci riprova. Sapevo fosse forte ma quando l’ho visto a campo aperto mi sono reso conto che è una bestia. Pensavo potessimo arrivare più lontano in Champions. La sconfitta col Milan è stata un duro colpo ma dopo poco abbiamo vinto a Torino con la Juve. Ora siamo a più di un mese di festa, ce lo stiamo godendo”.

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