Empoli, Satriano: “Voglio tornare all’Inter, mi rivedo in Lautaro”

Le parole di Martin Satriano nell'intervista sul momento dell'Empoli, sui suoi obiettivi futuri e sulla voglia di tornare all'Inter

martin satriano empoli
22 Ottobre 2022

Redazione - Autore

L’Empoli ha subito una pesante sconfitta contro la Juventus ma sta comunque disputando un discreto campionato fino a questo momento e tra le note positive c’è anche Martin Satriano: l’attaccante uruguaiano ha rilasciato un’intervista a SportWeek, spaziando su diversi argomenti tra cui il possibile ritorno all’Inter e il paragone con Lautaro Martinez.

Empoli, l’intervista di Satriano

L’attaccante sudamericano Martin Satriano è uno dei giovani più interessanti dell’Empoli di Palo Zanetti. Cresciuto nel settore giovanile del Nacional prima e dell’Inter poi, ha vissuto una stagione in nerazzurro, collezionando appena 4 presenze. Lo scorso gennaio si è trasferito in prestito in Francia, al Brest, dove ha collezionato 4 gol in 15 presenze di Ligue1.

L’Empoli lo ha prelevato dall’Inter in estate e Satriano fin ora ha realizzato un gol in Serie A, alla 5ª giornata contro la Salernitana. L’attaccante nativo di Montevideo ha rilasciato un’intervista a SportWeek, rivelando di voler tornare all’Inter per dimostrare: Vorrei tornare all’Inter ma questa volta per giocare con continuità. So bene che devo ancora crescere tanto ma mi sento pronto. L’esperienza si fa soltanto giocando”.

Satriano ha fatto anche un confronto con l’ex compagno di squadra e di reparto Lautaro Martinez: Mi rivedo molto in Lautaro a livello di caratteristiche. Lui è aggressivo, cattivo calcisticamente e quando non segna si arrabbia, come faccio anche io. Quando ero all’Inter parlavamo tanto in allenamento, lui mi dava sempre consigli, su come colpire la palla, su come muovermi. Ogni tanto ci sfidavamo perché io sono molto competitivo, mi piace fare scommesse con i compagni di reparto o con i portieri, è uno stimolo a fare sempre meglio.

Infatti ad esempio ieri Lammers mi provocava, dicendo che stavo tirando delle bresaole in porta. Allora ho cominciato a calciare sempre più forte. Battere Vicario, però, è molto difficile: in allenamento si tuffa come in partita”.

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