Napoli, la maglia raffigurante Maradona non potrà più essere indossata: il motivo

Il Tribunale ha deciso: il Napoli non potrà più indossare la maglia con la raffigurazione di Maradona. Il motivo

lorenzo insigne napoli
22 Settembre 2022

Redazione - Autore

Ricordate la maglia indossata dai calciatori del Napoli con la raffigurazione di Maradona? Gli eredi del ‘Pibe de Oro’ avevano avanzato una causa per i diritti di immagine contro il club azzurro. Nella giornata di oggi, 22 settembre, ci sono stati degli sviluppi cruciali della vicenda. Il Giudice Paolo Andrea Vassallo della seconda sezione civile del tribunale di Napoli ha dato ragione a Jorge Sebastian Baglietto, l’amministratore giudiziario che tutela gli interessi dei 5 figli di Maradona. Il Napoli non potrà più indossare la maglia con l’effige di Maradona: il motivo.

Il Napoli contro la famiglia Maradona: la situazione

Il club azzurro aveva sottoscritto con l’imprenditore Stefano Ceci, legale rappresentante della Diez Fze (società con sede a Dubai), un contratto per utilizzare l’immagine di Diego Armando Maradona. I 5 figli del campione argentino hanno ottenuto l’inibizione alla diffusione e all’utilizzazione dell’immagine. Essi chiedevano anche il sequestro dei proventi derivanti da quel contratto per una somma non inferiore a 450mila euro.

Il contratto che Ceci aveva stipulato con la società di De Laurentis era pari a 23 mila euro. Il giudice Vassallo ha dichiarato, però questo contratto: “lesivo delle aspettative patrimoniali, che gli eredi hanno in relazione allo sfruttamento dell’immagine di Maradona. Un simbolo planetario del calcio, riconosciuto e riconoscibile in tutto il mondo, il cui valore economico appare di notevole portata, quasi inestimabile“.

Vennero messe in commercio un totale di seimila magliette con l’immagine di Maradona. Risultato? Tutte vendute e un ricavo lordo di circa 900mila euro. Secondo gli accordi il 50% sarebbe dovuto andare agli eredi che non hanno, però, ottenuto nessuna cifra. Nei confronti di Ceci è stato autorizzato un sequestro conservativo cautelativamente fissato in 150mila euro. La squadra azzurra non potrà più, d’ora in poi, indossare le maglie da gioco con la raffigurazione dell’ex numero 10 del Napoli.

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