Manchester City-Real Madrid: le interviste dei protagonisti

Le interviste dei protagonisti del match di Champions League tra Manchester City e Real Madrid: le loro parole

bernardo-silva
17 Maggio 2023

Redazione - Autore

Dopo l’1-1 nel match di andata il Manchester City si è imposto con un pesante 4-0 nella semifinale di ritorno di Champions League contro il Real Madrid. La squadra di Pep Guardiola raggiunge quindi la finale di Istanbul dove affronterà l’Inter. Al termine della partita i protagonisti della partita tra Manchester City e Real Madrid hanno rilasciato alcune interviste: le loro parole.

Manchester City-Real Madrid: le interviste dei protagonisti

Il Man of The Match della partita Bernardo Silva, autore di una doppietta, ai microfoni di Bt Sport ha detto: E’ una grande notte per noi. Sapevamo che poteva andare bene, ma battere 4-0 il Real Madrid in casa… Wow! E’ una sensazione unica essere di nuovo in finale. Speriamo di vincerla stavolta. Non avevo ottime sensazioni dopo la gara d’andata, stasera dovevo fare meglio e sono molto soddisfatto. Gol di testa? Hey, sono molto basso, ma sono forte di testa“. Sull’Inter ha aggiunto:È una squadra molto organizzata. L’ho vista ieri, poi col Barça, col Bayern e Benfica. Sono forti e organizzati, veloci nelle ripartenze. Sarà dura ma ci proveremo“.

Pep Guardiola torna in finale di Champions con la chance di salire sul tetto d’Europa a 12 anni di distanza dall’ultima volta. L’allenatore spagnolo è intervenuto ai microfoni di Prime Video: “C’è molta felicità, siamo in finale di Champions per la seconda volta in tre anni. Ora prepareremo la partita che ci può regalare il campionato, poi la Coppa e la Champions”.

“La Champions è speciale, sappiamo quanto è difficile” ha proseguito. “Abbiamo fatto una grande gara soprattutto nel primo tempo, nel secondo non abbiamo giocato col tempo giusto. Siamo stati troppo frettolosi, ma è normale, non siamo abituati a giocare queste semifinali. A chi mandavo i baci? A Grealish. Ci sono momenti in cui la partita va rallentata altrimenti si va troppo su e giù per il campo. Lui ha capito il momento e si è fermato”:

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