Sarri: “Un titolare è out. Zaccagni? Giocatore chiave. Felipe Anderson ha un difetto”

Nella conferenza stampa alla vigilia del big match contro l'Inter, l'allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, ha parlato di diversi singoli biancocelesti

Maurizio Sarri Lazio
8 Gennaio 2022

Redazione - Autore

Domani la Lazio festeggia 122 anni di storia e Sarri vuole festeggiarli nei migliori dei modi. Ma ad attendere i biancocelesti c’è l’Inter capolista nel big match di domani sera. Ecco le parole dell’allenatore in conferenza in ottica-Fantacalcio.

Vigilia di Inter – Lazio: le parole di Sarri

L’allenatore biancoceleste è contento della crescita di Zaccagni, uno dei più in forma in casa Lazio, come testimonia l’assist da subentrante per il gol del pareggio di Milinkovic Savic contro l’Empoli: Può diventare un giocatore chiave. Per due mesi è stato rallentato da infortuni, ora è in condizione fisica e mentale ottima. Lascia la sensazione che ha ancora margini di miglioramento”.

Ancora out Acerbi per l’infortunio al flessore della coscia sinistra, Sarri sta pensando a come sostituirlo: Leiva il centrale lo potrebbe anche fare, mi sembra un anno al Liverpool ci abbia giocato quasi un anno. L’ha fatto anche a Venezia in uno spezzone di partita. È un ragazzo intelligente. Radu nell’ultimo mese ci ha dato grandi segnali, quindi è giusto prenderlo in considerazione. Radu come terzino ha fatto bene, ma può fare il centrale senza problemi”.

A proposito di Acerbi, da valutare l’entità del suo infortunio e se ricorrere al mercato di riparazione: Non so che tipo di lesione abbia, deve ancora fare gli esami, poi dopo vedremo. Non parliamo tutti i giorni di mercato, dobbiamo stare sul pezzo per preparare le partite noi. Altri pensano al mercato“.

Ballottaggio a centrocampo tra il rientrante Basic e Luis Alberto, con il primo in leggero vantaggio: “Basic sta bene. Non aveva un problema muscolare, ma di dolore pubico. Ora sembra che non abbia dolore. Penso sia un giocatore papabile per giocare.

Un commento infine su Felipe Anderson, che quando è in giornata può fare la differenza: Felipe è fenomenale, ma bisogna accettare anche il suo difetto di ridurre in maniera drastica il suo rendimento. La sensazione prima dell’Empoli è che fosse tornate lui al 100%, sia mentalmente che fisicamente. Sarebbe straordinario se riuscisse a limitare i suoi alti e bassi“.

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