Udinese, Sottil: “Samardzic diventerà un campione. Beto? Ecco cosa gli manca”

Termina il match tra Udinese e Milan, ecco le parole dell'allenatore bianconero Andrea Sottil nell'intervista post partita.

Sottil Udinese
18 Marzo 2023

Redazione - Autore

Si conclude anche il match tra Udinese e Milan, gara valida per la 27ª giornata di Serie A. Il risultato finale è di 3-1. Grande vittoria per i friulani, che ritrovano il sorriso dopo un periodo di grande difficoltà. Motivo di interesse è stato indubbiamente il ritorno, dal primo minuto, di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese sta lavorando per riprendere le redini del suo Milan, squadra che ha ritrovato i suoi leader dopo gli infortuni. L’Udinese non può dirsi insoddisfatta del proprio percorso stagionale, con l’obiettivo salvezza che è stato ampiamente raggiunto. Ecco dunque le parole dell’allenatore Andrea Sottil nel post partita.

Sottil Udinese

Udinese, l’intervista di Sottil

SU SAMARDZIC: “Samardzic diventerà un campione. Ha tutto, stiamo lavorando con lui anche sull’intensità e lui è un ragazzo davvero umile. È cresciuto molto, mi ascolta tanto e ha fame di arrivare. Arriverà in alto”.

Samardzic Udinese

SU PAFUNDI: “Pafundi è un ragazzino del 2006 che lo scorso anno giocava solo in Primavera. Quest’anno è stato aggregato a pieno regime con noi con un progetto importante che c’è su di lui. Lui ha grandissime qualità, sono d’accordo con le parole di Mancini. Ci sono dei giocatori che alleno che hanno più esperienza e minuti. La nazionale è un motivo di grande prestigio”.

SUL RIGORE: “Il regolamento del rigore è chiaro, era una respinta laterale e il regolamento è chiaro. Se la tocchi c’è la ripetizione del rigore. Beto entra prima, se non l’avesse toccata non ci sarebbe stata la ripetizione. Mi dispiace perché sono dovuto stare tutto il secondo tempo in tribuna. Mi sono chiarito col direttore di gara”.

Success Udinese

SU SUCCESS: “Sembra che sia contento più nel fare assist che nel fare gol. Secondo me è un giocatore fantastico, stiamo lavorando per farlo segnare di più. Bisogna gestirlo bene perché ha alcuni problemi muscolari. Non ho mai visto quadricipiti come i suoi”.

SU BETO: “Beto è un giocatore del 98 che diventerà un grande attaccante. Stiamo lavorando tanto sul movimento senza palla. Deve completare un percorso tecnico sulle giocate di sponda”.

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