Roma, Mourinho: “Complimenti al Verona, del derby non parlo. Zaniolo…”

La sfida pomeridiana del lunedì, valida per la 12ª giornata di Serie A, ha visto affrontarsi Hellas Verona e Roma. La partita è stata ben giocata da entrambe le squadre, infatti i calciatori in campo non si sono risparmiati affrontandosi a viso aperto. La Roma, nonostante il faticoso impegno settimanale in Europa League, ha cercato di affrontare la partita nel migliore dei modi, anche al netto di qualche infortunio di troppo. Il Verona però, da quando è allenato da Bocchetti, ha totalmente un altro spirito, e vende cara la pelle contro qualsiasi avversario. Non a caso è anche passata in vantaggio nel primo tempo grazie al gran gol di Dawidowicz, giocatore poi espulso a causa di un intervento folle ai danni di Zaniolo. A proposito di Zaniolo, il classe 99′ si è finalmente sbloccato regalando un +3 al fantacalcio grazie al gol dell’1-1. Di seguito l’intervista di Mourinho al termine di Verona-Roma.

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Roma, l’intervista di Mourinho

In apertura, Mourinho ha analizzato la gara: “Voglio fare i complimenti al Verona, hanno lottato tanto. L’allenatore è giovane e bravo e ha organizzato bene la squadra in 10. Ci hanno creato tante difficoltà, hanno lottato e creato tanto. Hanno fatto anche bene a perdere qualche minuto. Sono molto contento della vittoria ma bravi loro: la posizione è dura ma giocatori, allenatori e staff non la meritano. Oggi esco con la sensazione di aver fatto il possibile per aiutare la squadra: ho cambiato sistema due volte e messo tutti gli attaccanti possibili. Ho creduto nel talento di questo bambino, nella sua creatività. Ho creduto che Nemanja potesse fare la differenza: una cosa è costruire con i centrali, un’altra è con Matic. Si può parlare di fortuna, ma abbiamo cercato questa fortuna per 45 minuti”.

SU ZANIOLO: “Per Zaniolo era importante, il suo atteggiamento, la sua voglia di aiutare la squadra mi piacciono tanto. Crea enormi difficoltà agli avversari, li spinge a fare tanti falli. Con Nicolò sono sempre contento”.

SUI GIOVANI: “C’è un processo di crescita. Una cosa è un giocatore che si allena solo con la Primavera, un’altra cosa è il giocatore giovane che lascia la Primavera e diventa calciatore di prima squadra, come Bove. Volpato dopo la fine di agosto è diventato giocatore di prima squadra, ha già un potenziale importante. Ha tanto da imparare ma è un giocatore di livello. Quando l’ho messo non ho fatto alcuna pazzia”.

SUL DERBY: “Del derby non mi interessa nulla, mi interessa della gara successiva. Quando un allenatore non pensa alla prossima partita di solito non finisce bene. Quando sbagli poi è difficile convivere con gli errori. Mi rifiuto di parlarne e se qualcuno dei miei giocatori lo fa, sbaglia. Dopo giovedì si pensa al derby”.