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Parma, Cuesta si presenta: “Rosa con potenziale, avremo un’identità chiara

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Carlos Cuesta, allenatore del Parma, (screen)

La conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Parma Carlos Cuesta: le prime parole in gialloblù

Il Parma ha deciso di puntare su una scelta coraggiosa per la prossima stagione, affidando la panchina a Carlos Cuesta, allenatore spagnolo di soli 29 anni, reduce dall’esperienza nello staff di Mikel Arteta all’Arsenal.

Dopo l’addio di Cristian Chivu, approdato all’Inter, la dirigenza gialloblù ha scelto di proseguire su una linea giovane, scommettendo su un profilo innovativo e ambizioso.

Cuesta si è presentato ufficialmente nella sua conferenza stampa d’esordio, esprimendo le prime sensazioni e parlando della rosa del Parma.

Di seguito le parole del più giovane allenatore della Serie A, nella sua prima conferenza stampa in gialloblù.

La conferenza stampa di Cuesta

L’allenatore del Parma ha esordito dicendo:” Volevo ringraziare la società, il presidente Krause e l’Arsenal per avermi permesso di esser qua, ringrazio anche mister Pecchia e mister Chivu per il lavoro svolto. Ho sentito grande fiducia da quando ci sono stati i primi contatti, l’età per me è solo un numero, voglio essere valutato come allenatore del Parma. Non ho un modello di riferimento, lavorare in Spagna in Italia e in Inghilterra con Arteta mi ha aiutato a sviluppare certe idee, mi piace imparare da tutti.”

Per poi continuare:” L’obbiettivo è creare un rapporto con il giocatore per permettere di esprimere il suo valore, ho già vissuto situazioni con ragazzi più grande in spogliatoio. Avremo principi chiari per trasmettere un’identità di squadra, la rosa ha potenziale, le valutazioni saranno fatte nel momento giusto, adesso non lo è.”

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Carlos Cuesta, allenatore del Parma, (Imago)

Le parole del nuovo allenatore del Parma

Carlos Cuesta ha poi aggiunto:” Il calcio è globale, non posso fare valutazioni sui paesi, la differenza è nel contesto, l’obbiettivo è cercare di tirare fuori il miglior Cuesta possibile. Il club è stato chiaro, il progetto non riguarda solo la prima squadra maschile, vogliamo creare una mentalità e una filosofia che dovrà aiutare tutti, creando una linea guida.

Infine ha concluso dicendo:” Il punto di partenza è il giocatore che ho, in base alla rosa si creano i mezzi per sfruttare quanto a disposizione. La Serie A è una sfida molta bella, noi avremo la nostra identità, ma dovremo saperci adattare ai diversi contesti. Nel calcio di oggi devi essere completo, noi vogliamo avere a disposizione diverse soluzioni per adattarci a più contesti. Si attacca in undici e si difende in undici, ognuno poi ha il suo compito.