Manchester City, Guardiola: “Complimenti all’Inter: poteva vincere chiunque”

L'intervista post partita di Josep Guardiola dopo la finale di Champions League tra Manchester City e Inter

guardiola manchester city
11 Giugno 2023

Daniele Morico - Autore

Dopo la tesissima e intensa finale tra Manchester City e Inter giocata all’Ataturk Stadium di Istanbul, ha parlato Josep Guardiola nell’intervista post partita. L’allenatore spagnolo ha analizzato la sfida, la prestazione dei suoi e non solo.

Manchester City, l’intervista di Guardiola

L’allenatore del Manchester City ha esordito: “Potevamo perdere la partita, potevamo fare il 2-0: questa è la competizione. Sono contento che abbiamo fatto una cosa unica. Portare questa squadra dove si merita: sono felicissimo. Abbiamo fatto fatica perché pensavamo che Brozovic andava a Rodri e Gundogan avrebbe avuto spazio e invece ci andava Calhanoglu. Complimenti all’Inter: sono una squadra sensazionale. Sembrava scritto che quest’anno sarebbe toccato a noi, alla fine potevamo pareggiare. Quando c’è un portiere come questo, che sa leggere il gioco è più semplice, senza di lui sarebbe stato più facile per l’Inter che è molto forte fisicamente. L’importante è restare qua per sette o otto anni, non vogliamo essere dimenticati dopo questa vittoria, prima o poi tocca a tutti vincere”.

Guardiola Manchester City

L’allenatore del City ha continuato: Fisicamente sono fortissimi. In tre competizioni tre italiane sono arrivate in finale: è sempre il calcio italiano. Abbiamo sempre la tendenza di parlare male di quello che siamo ma ogni paese ha la sua particolarità. Il Napoli anche l’ho visto spesso, il Milan lo scorso anno: non è più buttare palla avanti e tutti dietro”.

L’allenatore spagnolo ha anche fatto i complimenti ai nerazzurri: “Per questo do tanto merito all’Inter. Meritano di essere qua. Il campionato è il campionato: potevano vincere loro oggi e due anni fa noi: è come un lancio di un moneta”.

Infine ha speso delle parole dirette a Simone Inzaghi: “Vorrei dire a Inzaghi che quello che sente lo abbiamo sentito anche noi due anni fa e che è la seconda squadra più forte d’Europa: non è poco“.

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