Napoli, Spalletti: “Aspettiamo a stappare bottiglie e cuori”

Al termine di Juventus-Napoli, l'allenatore del club azzurro Luciano Spalletti ha rilasciato la consueta intervista post-partita

Spalletti Napoli
23 Aprile 2023

Redazione - Autore

Il Napoli era chiamato a una risposta mentale contro la Juventus, dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Milan. Gli azzurri, reduci dall’impegno europeo, hanno una Juventus galvanizzata dall’accesso alla semifinale di Europa League e sono riusciti ad imporsi nel finale per 1-0. La rete di Raspadori ha regalato agli azzurri i 3 punti e a possibilità di chiudere matematicamente i giochi per lo Scudetto già la prossima settimana. In caso di vittoria e contemporanea sconfitta o pareggio della Lazio, regalerebbe il titolo al club campano. Al termine di Juventus-Napoli, Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di DAZN nella consueta intervista post-partita.

napoli spalletti

L’intervista di Spalletti dopo Juventus-Napoli

SULL’ESULTANZA IN SPOGLIATOIO: “Quando vinci partite importanti come questa e hai questo tipo di classifica vicino alla fine, sono mattoni belli pesanti sul titolo finale. Ci sta che i calciatori facciamo festa così, soprattutto dopo una vittoria così nel recupero. Ma dobbiamo aspettare a stappare bottiglie e cuori“.

SULLE PAROLE ALLA SQUADRA: “Alla squadra ho fatto i complimenti. Abbiamo giocato una buona partita, non era facile dopo la Champions. Fare più di così era difficile. Nel secondo tempo siamo stati pericolosi, più incisivi“.

Spalletti Napoli

SUL GRUPPO: “Se si è tutti insieme e tutti bravi le gioie sono il doppio. Così come se si è insieme nelle sconfitte, come in settimana, si soffre la metà“.

SULLA PARTITA: “Abbiamo giocato la partita che volevamo giocare. A volte i risultati sono figli di episodio e contesti non voluti. Sapere di voler fare sempre in un determinato modo alla lunga viene premiato. Credo che la squadra abbia fatto sempre bene e si sia meritata quella posizione in classifica“.

Luciano Spalletti Napoli

SUL PASSATO: “Non ho viaggiato lato finestrino o in prima classe, ma sempre con l’autostop. Questo scudetto ripaga tutti i sacrifici fatti. C’è soddisfazione. Ogni tanto sono stato preso in giro perchè avevo le scarpe da gioco in panchina, ma io mi ricordo bene di quando le volevo da piccolo ma non potevo permettermi di comprarle“.

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