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28ª giornata di Serie A: le interviste post partita degli allenatori

gabriele cioffi udinese

Terminate le ultime gare nelle varie competizioni europee, torna in campo la nostra Serie A. Nel turno in arrivo, ad aprire le danze, sarà la gara tra Napoli e Torino, in programma venerdì 8 marzo alle 20:45. Passiamo poi alla giornata di sabato con le sfide, tra le altre, di Bologna-Inter e Genoa-Monza, entrambi fondamentali per una rincorsa sempre più serrata, verso l’Europa. Giornata di domenica che continuerà poi con i big match tra Juventus-Atalanta e Fiorentina-Roma, per poi chiudere il tutto con il posticipo di lunedì tra Lazio e Udinese. Alla fine delle partite, gli allenatori hanno parlato nelle interviste post partita di rito in seguito al termine della 28ª giornata di campionato.

Inzaghi Inter

Serie A, 28ª giornata: le interviste post gara dei 20 allenatori

NAPOLI-TORINO

CALZONA: leggi qui le parole dell’allenatore azzurro

PARO: “Stasera la squadra è stata brava a reagire al gol. Non era semplice riprenderla. Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato ma noi potevamo fare meglio dal punto di vista del gioco. Abbiamo avuto anche qualche occasione in ripartenza che non abbiamo sfruttato. La squadra nel complessivo ha meritato questo punto. Sanabria? Sono contento del grande gol che ha fatto. Deve avere continuità nel lavoro settimanale e nelle partite. Questo gol è un ottimo punto di ripartenza. Gineitis deve migliorare a livello di gioco. È un ragazzo umile che ascolta. Juric? Non è potuto scendere negli spogliatoi. L’ho sentito ed era contento del punto. Stava già pensando alla prossima partita, adesso ogni gara è complicata. Milinkovic-Savic è un ragazzo che sta lavorando tanto. Ha una mentalità da leader, anche nello spogliatoio. Sta facendo un ottimo percorso“.

Calzona Napoli

CAGLIARI-SALERNTANA

RANIERI: “Una vittoria importantissima visto che era uno scontro diretto. È un segnale importante per noi stessi, ho recuperato due giocatori importanti come Oristanio e Shomurodov. Era necessario vincere, non importava come. Sapevamo che la Salernitana ci voleva aggirare per poi prenderci in contropiede. Abbiamo lasciato loro il possesso palla per poi colpirli in profondità. Mi dispiace solo aver preso due gol. Shomurodov si è adattato subito ai nostri schemi ma non ancora a livello di mentalità. Quando ci era riuscito si era fatto male ma adesso sta bene e si è visto. Ha tecnica e vede la porta. Lapadula l’ho sostituito perché ha preso un colpo al polpaccio e non potevo permettermi di rischiare visto che è il mio unico attaccante. Sono tre punti che metti in cascina. Gaetano l’ho cambiato anche lui per un leggero risentimento all’adduttore, ho preferito cautelarmi“.

LIVERANI: “È difficile perché è uno scontro diretto e avevamo lavorato in settimana per togliere la profondità al Cagliari ma è esattamente come abbiamo preso gol. Andiamo sotto 3-0 ed è stata una bella batosta, la squadra poi ha reagito e rimanere in partita era la cosa principale. Il quarto gol è stato un dispiacere perché l’inerzia si era spostata. Dispiace aver regalato quasi tutti i gol. La squadra gioca, non ha mai perso la palla e credo che chi non ha visto la partita possa pensare sia stata una debacle ma non è stato così. Queste gare si vincono sugli episodi e noi ne abbiamo sbagliati troppi e non è ammissibile in uno scontro diretto. I tifosi che fanno i chilometri e protestano in maniera così civile sono da accettare. Ora dobbiamo finire la stagione con dignità. Percentuali salvezza? Bisogna essere realisti, dobbiamo solo lavorare in silenzio stando zitti. Se analizzo la gara, la squadra ha fatto un’ottima prestazione, poi è normale che se devi scalare una montagna e alla prima occasione prendi gol diventa tutto più difficile. Io penserei alle dimissioni se vedo che la squadra non gioca a calcio. La società farà le sue valutazioni ma non credo che questo sia ora il problema della Salernitana“.

SASSUOLO-FROSINONE

BALLARDINI: Lauriente è un buon esempio per tutti noi. Vedere un ragazzo con le sue qualità mettere in campo una generosità tale non è scontato e dà a tutti una grande carica. Abbiamo avuto un inizio in cui eravamo molto contratti e poi con calma ci siamo tolti un po’ di peso. Non è stata una gara bellissima ma abbiamo preso quello che ci era mancato a Verona. Le difficoltà ci sono ma abbiamo i mezzi per superarle. Dobbiamo convivere con il peso del momento. La squadra ha voluto prendersi più responsabilità dopo l’infortunio di Berardi che è il nostro giocatore migliore. Thorstvedt è un norvegese e non capisce il momento. Ha un’altra mentalità, mentre gli altri ragazzi sanno che il momento non è dei migliori”.

DI FRANCESCO: “La squadra ha creato ma al primo tiro abbiamo preso gol. Nel finale il rigore ci avrebbe ripagato dello sforzo della partita ma siamo sempre qui poi nel post a morderci le mani. Il Sassuolo ha fatto una gara di attesa creando poco, mentre noi dovevamo essere più bravi a concretizzare. Non so se è la strada giusta a questo punto, a posteriori magari avrei preferito giocare meno bene e fare qualche punto in più. Devo metabolizzare bene quello che è successo, non è ammissibile discutere. I rigoristi sono Soulé, poi Cheddira e in caso Kaio. Enzo non doveva batterlo e non bisogna creare discussioni prima di calciarlo perché non ti mette in un clima ideale. A mente fredda gli parlerò. Valeri ha preso una brutta distorsione alla caviglia e vediamo come andrà”.

BOLOGNA-INTER

MOTTA: leggi qui le parole di Thiago Motta

INZAGHI: leggi qui le dichiarazioni dell’allenatore nerazzurro

GENOA-MONZA

GILARDINO: “Primo tempo troppo brutto per essere vero, serve fare punti perché dietro corrono. Vitinha è entrato benissimo indipendentemente dal gol ed è un giocatore forte, sto facendo della valutazioni. Rigorista? Ero arrabbiato con un mio collaboratore, era un siparietto tra giocatori. Cambio di strategia? Sono stati bravi i ragazzi ad apprendere tutto nel primo tempo. Ci sono momenti della stagione in cui serve la maturità giusta per capire i tempi della gara. Tridente Retegui-Gudmunsson-Vitinha? Ci ho pensato ma devo mantenere un equilibrio ad inizio gara. Alzare l’asticella? Ricordiamoci che siamo una neopromossa, dobbiamo andare forte ma anche migliorarci per raggiungere un situazione realmente tranquilla”.

PALLADINO: “Sorridevo perché vedevo due ragazzi di vent’anni esultare in questo stadio, sono contento per Carboni e Maldini, sono due talenti. Credo sia una vittoria del gruppo e vale molto. A volte si parla di quelli che giocano ma io voglio citare chi non scende in campo, erano tutti lì ad incitare i compagni: l’energia positiva è un aspetto importante. Poi mi piacciono i giocatori, più ne ho in campo e più sono contento. Europa? Sono uno che non si pone obiettivi a lungo termine, guardo alla settimana prossima e al Cagliari. Spesso lascio un giorno libero al gruppo e loro mi chiedono di allenarsi. Daniel Maldini è estremamente sensibile, per me è un grande calciatore. Ieri ha avuto una distorsione alla caviglia e non l’ho fatto partire titolare ma gli ho detto che avrebbe spaccato tutto entrando. Ha tutto per giocare in un grande club. Ha qualità, tecnica forza, strappo, gamba e talento. Può ambire in futuro anche alla Nazionale, spero che non si monti la testa perché è un ragazzo molto equilibrato e un grande lavoratore”.

LECCE-VERONA

D’AVERSA:Nel finale c’è stato un momento concitato e ci sono state delle provocazioni. Siamo andati a contato io ed Henry. Il gesto è bruttissimo ma la mia intenzione era solo quella di portare via i miei calciatori perché era inutile prendere delle espulsioni a gara finita. Io non sono entrato in campo per dare una testata. Ho salutato Baroni e poi volevo solamente portare via i miei ragazzi. Se fosse stata premeditata lo avrei detto. Il gesto è brutto e bisogna scusarsi. Gli ultimi 6-7 minuti sono stati una provocazione continua ma questo non giustifica il gesto“.

BARONI: “Io sono andato a dargli la mano a Roberto. Lo conosco è un amico. A volte ci sono dei momenti di tensioni che vanno gestiti. Ora voglio parlare della partita perché siamo stati bravi. Abbiamo fatto un buon primo tempo. Nel secondo tempo ci siamo abbassati e abbiamo difeso. Io ho messo le due punte per pressare avanti ma lo abbiamo fatto poco. Oggi era importante ma sarà lunga e dura per tutti. Abbiamo portato avanti i nostri principi. Il periodo di gennaio è stato difficile perché siamo stati costretti a fare molte cessioni ma l’essere umano davanti alle difficoltà ha due strade: lo sconforto o cogliere le opportunità. La lotta è ancora molto dura e lunghissima. Nel calcio moderno per me i modulo e il sistema di gioco ti possono dare equilibrio ma a me piace un calcio dinamico e offensivo. Noi siamo in una situazione dalla quale i ragazzi sono usciti rafforzati. Folorunsho l’ho conosciuto a Reggio Calabria e aveva un ruolo completamente diverso. Già in quel campionato avevo cambiato la sua posizione. Deve restare umile e lavorare, perché può migliorare, ma se continua così ha prospettiva per arrivare in un club importante“.

MILAN-EMPOLI

PIOLI:

NICOLA:Devo fare i complimenti ai ragazzi. Sapevamo che il Milan sarebbe partito forte, siamo stati sempre attenti e dinamici. Noi dovevamo interpretare la partita in un certo modo, loro hanno fisicità e sono bravi fra le linee e dovevamo restare corti. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Peccato per il gol subito sull’infortunio di Ismajli, avremmo raccolto qualcosa a fronte della tanta fatica fatta. Questa partita è stata una risposta dei ragazzi, hanno dimostrato coraggio soprattutto nel secondo tempo avendo anche alcune occasioni. Siamo consapevoli che senza queste prestazioni non possiamo raggiungere il nostro obiettivo. Dobbiamo rimanere determinati e concentrati in campo. Cambio attaccanti? Decido in base alla partita, Niang deve diventare un punto di riferimento per noi. Cerchiamo di recuperare tutti perché c’è bisogno di tutti. Quest’anno c’è tanto equilibrio dietro e non solo tra tre o quattro squadre. Abbiamo già fatto molto per raggiungere il gruppone, per salvarci servirà fare qualcosa di straordinario“.

JUVENTUS-ATALANTA

ALLEGRI:

GASPERINI:

FIORENTINA-ROMA

ITALIANO:

DE ROSSI:

italiano fiorentina

LAZIO-UDINESE

SARRI:

CIOFFI: “In campo ho rivisto concentrazione, applicazione e gestione della pressione. Per una squadra giovane come la nostra non era scontato. Complimenti ai ragazzi, ma rimaniamo con i piedi per terra con la voglia di continuare così. Perché vinciamo di più in trasferta? In casa sentiamo maggiore pressione, questa vittoria ci permette di affrontare il Torino con maggiore serenità sperando nel supporto caloroso dei nostri tifosi. La squadra non ha mai perso personalità, credo tanto in loro. Lucca per la sua stazza è tecnico e veloce, oggi ha cercato il gol e l’ha trovato. Davis e Success scalpitano quindi se la sta sudando. Thauvin è talentuso, crea giocate dove nessuno le vede. Mi prendo il merito di non avergli messo limiti, ma è tutta farina del suo sacco. È un altro leader aggiunto, ha voluto la vittoria più di tutti. Anche Pereyra è un leader, torna da un infortunio ed è restato in campo per più di 80 minuti”.