Italia, Chiellini: “Tomori mi ha sorpreso. Mancini mi voleva al City”

Alla vigilia di Italia Inghilterra, Giorgio Chiellini ha rilasciato un'intervista al Times, parlando degli azzurri, ma anche dei rivali

Chiellini Lafc
22 Settembre 2022

Redazione - Autore

Giorgio Chiellini ha lasciato la scorsa estate la Juventus dopo una lunga e vincente carriera. Lo storico pilastro difensivo dei bianconeri e della Nazionale Italiana si è trasferito ai Los Angeles FC, per concludere la sua carriera in una reltà diversa e in sviluppo come il calcio negli USA. Proprio dagli Stati Uniti, Chiellini ha rilasciato un’intervista al Times alla vigilia della sfida tra Italia ed Inghilterra. Domani sera, alle 20:45, si giocherà infatti la rivincita della finale degli Europei, questa volta valida per la quinta giornata di Nations League. È stato soprattutto questo il fulcro dell’intervista di Chiellini, che ha parlato della sua Italia ma ha anche elogiato l’avversario.

L’intervista di Giorgio Chiellini

SULLA NAZIONALE INGLESE:Tomori mi ha stupito. Quando l’ho visto al Chelsea non pensavo potesse diventare così forte in area di rigore, invece al Milan lo è diventato. È stato senza dubbio uno dei fattori chiave per la vittoria dello scudetto dell’anno scorso per il Milan. Walker? È incredibile, potrebbe gareggiare sui cento metri con un giaguaro

SUL SUO POSSIBILE TRASFERIMENTO AL MANCHESTER CITY:Mancini era l’allenatore del City nella stagione 2011-12. Alla fine non sono mai stato particolarmente vicino al trasferimento, ma abbiamo parlato a lungo. Ci sono state delle chiacchierate anche con altri agenti e con la società, come in realtà ce ne sono centinaia per ogni sessione di calciomercato. Alla fine, però, spesso non sono mai particolarmente determinanti. Penso che la Premier League sarebbe stato un campionato perfetto per me, ovviamente quando ero più giovane e non adesso. È un contesto in cui le mie caratteristiche e il mio atteggiamento sarebbe stato apprezzato credo. Quando dai il 100%, d’altronde, hai sempre la stima dei tifosi. È strano in fin dei conti, perché sono una persona curiosa che ama scoprire nuovi posti e nuove culture, invece ho trascorso tutta la carriera con una sola squadra. Ma sono un viaggiatore ed è il motivo per cui sono qui adesso

Roberto Mancini Italia

SULLA NAZIONALE: Sarò sempre al fianco dell’Italia e la seguirò per tutta la vita. Siamo devastati di non essere ai Mondiali per la seconda volta consecutiva, è qualcosa che non mi sarei mai aspettato. Fa male. C’è un momento in cui passi dall’essere un aiuto per i più giovani, ai margini e io non voglio questo. Voglio aiutare i miei compagni a crescere ma poi devono spiccare il volo da soli

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