Inter, le ultime in vista del Fluminense: affaticamento per Pio Esposito. Su Frattesi e Thuram…

Inter, arrivano aggiornamenti dall’ultimo allenamento: affaticamento per Pio Esposito e le ultime su Frattesi e Thuram

Arrivano novità in casa Inter alla vigilia degli ottavi di finale del Mondiale per club.

Lunedì 30 giugno è infatti in programma Inter-Fluminense, al Bank of Stadium di Charlotte alle 21:00 (ora italiana).

Nell’ultima sessione di allenamento Chivu ha dovuto nuovamente fare i conti con la situazioni infortuni: Frattesi non si è ancora allenato con il gruppo, mentre Pio Esposito, reduce dal gol all’esordio dell’ultima partita, ha accusato un affaticamento muscolare.

Tuttavia Chivu può anche sorridere, grazie al ritorno in gruppo di Marcus Thuram, il quale ha giocato per ora solo 32 minuti al Mondiale.

Inter, Chivu pensa alla Fluminense

La sfida tra Inter e Fluminense è in programma per domani sera a Charlotte alle ore 21:00. I nerazzurri dopo un ottimo girone concluso al primo posto, si preparano ad affrontare un avversario storicamente ostico come il club brasiliano. Sotto la guida di Cristian Chivu, l’Inter sembra aver trovato un equilibrio convincente. Dopo l’addio di Inzaghi, l’ex difensore romeno ha portato entusiasmo e pragmatismo, riuscendo a compattare il gruppo e a dare fiducia soprattutto ai giovani. L’ultima partita, vinta 2‑0 contro il River Plate, ha confermato la solidità del sistema nerazzurro: sofferenza nella prima parte, poi dominio e cinismo nella ripresa.

Sul fronte opposto, il Fluminense arriva a questo ottavo di finale con un ruolino di marcia impeccabile: nessuna sconfitta nelle ultime nove partite ufficiali, solo due reti subite nelle ultime cinque. La squadra di Fernando Diniz si affida al suo 4‑3‑3, tuttavia, i brasiliani dovranno probabilmente fare a meno dell’esperto difensore Thiago Silva, alle prese con un fastidio muscolare.

Le prime impressioni

Quando Cristian Chivu è stato chiamato a guidare l’Inter dopo l’addio di Simone Inzaghi, molti tifosi hanno accolto la notizia con un misto di curiosità e scetticismo. Ex difensore nerazzurro, uomo di campo e bandiera silenziosa, Chivu aveva fatto bene con la Primavera dell’Inter e nella sua parentesi a Parma, ma non si era ancora cimentato nei palcoscenici del grande calcio da allenatore. Tuttavia Chivu ha fin qui dimostrato di avere le idee chiare e la capacità di incidere sulla squadra, pur senza snaturare i principi di Inzaghi.

Un grande cambiamento riguarda l’approccio tattico: Inzaghi era rigidamente legato al suo 3-5-2, con meccanismi consolidati ma a volte prevedibili, Chivu ha mantenuto lo schema base ma lo ha reso più fluido e adattabile. In fase di possesso, l’Inter si trasforma spesso in un 3-4-1-2 o addirittura in un 3-2-4-1, con Barella e Mkhitaryan più liberi di alzarsi tra le linee e Asllani (o Calhanoglu) da regista puro davanti alla difesa. Altro elemento di spicco a cui abbiamo potuto assistere in queste poche uscite ufficiali è sicuramente la valorizzazione del talento giovane: Chivu ha lanciato titolari elementi cresciuti nel vivaio come Francesco Esposito, Zanotti, Carboni.