Fiorentina, Barak: “A Verona giocavo trequartista, ma in realtà sono mezzala”

Le prime parole di Antonin Barak da giocatore della Fiorentina: la conferenza stampa di presentazione dell'ex Verona

Barak Fiorentina
9 Settembre 2022

Redazione - Autore

La Fiorentina è stata senza dubbio uno delle protagoniste della sessione estiva di calciomercato. I nuovi arrivi in casa viola hanno portato il livello di qualità più in alto, in modo tale da creare una squadra competitiva sia in campionato che in Europa. Uno degli ultimi acquisti di Commisso è stato l’ex Hellas Verona Antonin Barak, reduce da una stagione stellare a tinte gialloblù. Il nuovo numero 72 ha già giocato con la nuova maglia e anche trovato il primo gol giovedì sera in Conference League contro l’RFS Riga. Barak ha tenuto la conferenza stampa di presentazione: queste le sue parole.

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Fiorentina, le prime parole di Barak

FIORENTINA – “Mi sono allenato proprio per essere a disposizione da subito e tutti mi hanno fatto contento. Non vedevo l’ora di giocare delle partite con questa maglia. Sono arrivato in un club molto organizzato, con grandi idee e che sta crescendo. Questo mi dà tanto, posso migliorare ed è questa la strada che voglio fare. Dimostrare sì il mio valore, ma crescere e imparare grazie al mister. Per me è un grande salto di qualità, ora dobbiamo abituarci a giocare tante partite ma la questione è solo di testa. Dobbiamo metterci in testa che ci si allena poco e ogni tre giorni si gioca. Ci vuole sempre la mentalità per vincere. Penso che la squadra sia molto forte, possiamo raggiungere grandi risultati e obiettivi in questa stagione“.

RUOLO – “In Repubblica Ceca e nella nazionale ho sempre giocato da mezzala. A Verona mister Juric mi metteva trequarti, ma le mie caratteristiche sono da centrocampista. Qui ho ancora più possibilità di essere dentro il gioco. Stavo a centrocampo anche a Udine e nello Slavia Praga, è il mio ruolo preferito”.

barak hellas verona

IL PRIMO GOL IN VIOLA – “Potevo aver segnato già prima, contro il Napoli. Mi piace che con le nostre idee di gioco creiamo tante occasioni ma dobbiamo essere più concreti e affamati nell’area, oltre che più svegli. Non siamo riusciti a segnare tanto ma sono convinto che i gol arriveranno. Sono sereno per come vedo lavorare la squadra. Ieri per me è stata una bellissima gioia poter segnare al Franchi, è la prima volta e spero che ce ne siano altre. Non sono contento, dovevamo chiudere la partita già nel primo tempo ma capita, ci vuole solo pazienza per proseguire sul lavoro che stiamo facendo”.

TIFOSI – “Sin dal primo giorno tutti coloro che erano qua mi hanno fatto sentire bene. Ho sentito una grandissima voglia di aiutarli sul campo. Anche prima di venire qua mi arrivavano tanti messaggi dai tifosi viola, vedere una tifoseria così calda fa piacere. Mi sento molto bene qua”.

BOLOGNA – “Sappiamo tutti già ora che il nostro punto debole è nella finalizzazione, lì c’è da migliorare e se ci riusciamo sicuramente possiamo vincere. Il Bologna è in una situazione non facile, dobbiamo andare lì a prenderci questi tre punti”.

ITALIANO – Mi ha colpito per la sua passione e ambizione, per come sta lavorando con la squadra. Lo conosco ancora poco, ma per quello che ho visto è un grandissimo professionista e allenatore, che negli ultimi anni ha dimostrato di essere in grado. Può far migliorare i giocatori singolarmente, questo per ogni gruppo è importante. Mi fa molto piacere come mi prende ogni giorno, spiegandomi le situazioni: è una soddisfazione vedere quanto ci tenga”.

italiano fiorentina

UN PREGIO E UN DIFETTO – “Si può sempre migliorare tutto, io sicuramente ho ancora tanti punti deboli. Come caratteristiche positive dico solo una cosa che io ho: sono arrivato dalla Repubblica Ceca, contento e orgoglioso di poter giocare in Italia. Per i cechi non è facile arrivare in Serie A e rimanerci per un po’ di anni. La cosa che mi ha sempre aiutato è la testa: voglio vincere e migliorare, la mia mentalità mi ha portato qua”.

OBIETTIVI – “Conta soprattutto il gruppo. Voglio ottenere grandi risultati con la squadra, perché so che se facciamo bene poi arriveranno pure i risultati individuali. Società e mister mi hanno scelto per la caratteristica che ho di saper arrivare in area, creare occasioni e segnare. Se poi farò gol e assist sarò contento ma di numeri non voglio parlare, non mi interessa e per me non è importante quanto fare i conti a giugno. Spero arriveremo in alto“.

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