Scovato in Argentina il pronipote di Maradona: sembra uscito da una macchina del tempo | Piccolo, veloce e fortissimo

Un nuovo talento argentino sta facendo impazzire gli scout: movimenti, tecnica e dribbling che ricordano il Pibe de Oro

In Argentina non è raro che ogni anno emerga un giovane talento destinato a diventare un fuoriclasse e a far parlare di sé, e questo ragazzo sembra appartenere proprio a questa categoria. Statura minuta, agilità impressionante e gestione del pallone che incanta, unita a un’eredità che pesa come un macigno.

Giocatore mancino, brevilineo, rapido, con il baricentro basso, ricorda in maniera quasi inquietante le movenze del suo prozio. Chi lo ha osservato parla addirittura di un dejà vu calcistico.

Per ora il ragazzo sta crescendo lontano dai riflettori dei grandi club, ma è solo questione di tempo prima che il suo nome superi confini e oceani, fino ad arrivare sui taccuini dei dirigenti europei.

Sembra che sia stata proprio la storia a consegnargli il suo DNA calcistico, quasi come una profezia. Il talento è ancora da raffinare, certo, ma l’impatto visivo richiama inevitabilmente le giocate del suo celebre antenato.

Il fenomeno che sta accendendo l’Argentina

Nelle ultime settimane, i suoi numeri e le sue giocate hanno finalmente iniziato a far parlare di sé, catturando l’attenzione non solo sui campi locali, ma anche tra gli osservatori più attenti del calcio argentino.

Stanotte, infatti, il ragazzo ha regalato un’altra prova della sua qualità, firmando con un fantastico pallonetto la vittoria della sua squadra, gli Argentinos Juniors, storica realtà di Buenos Aires. Non si tratta solo di un club qualsiasi: ma di quello che è stato il primo club di Diego Armando Maradona.

Ecco chi è il pronipote di Diego

Il suo nome è Hernán López Muñoz: si tratta di un classe 2000, che predilige giocare da trequartista o da enganche, come viene definito nella sua terra.

Dopo il gol di stanotte, tutti i riflettori saranno puntati su di lui, ma la sensazione è che Hernán non voglia essere ricordato solo come il discendente di un mito. Vuole costruirsi una storia tutta sua, fatta di giocate, talento e numeri in campo.