Pirlo incorona Fagioli: “Sa fare tutto, può essere il mio erede”

L'allenatore del Karagumruk parla anche di Retegui e delle sfide europee tra Milan e Napoli

Fagioli Juventus
28 Marzo 2023

Redazione - Autore

Dopo l’esperienza sulla panchina della Juventus, Andrea Pirlo è ripartito dalla Turchia con il Karagumruk. La sua squadra non ha mai perso nelle ultime 10 partite e attualmente si trova al nono posto in classifica, riuscendo ad allontanarsi dalla zona retrocessione grazie a 6 pareggi e 4 vittorie. L’ex centrocampista di Milan e Juventus ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport: di seguito, le parole di Pirlo.

Karagumruk, le parole di Pirlo in intervista

Pirlo comincia parlando della squadra turca: “Siamo noni con una gara in meno. Vantiamo il terzo attacco del campionato con Borini che ha segnato 15 gol. Ho tanti giovani in crescita e la squadra si diverte”.

In seguito l’allenatore dei turchi commenta la Serie A e spende due parole su Retegui: “Un campionato interessante come sempre, visto che le piccole osano e ne guadagna lo spettacolo. Retegui è partito bene, però non credo ci sia una crisi in attacco. Ci sono ottimi giocatori come Scamacca, Raspadori e Immobile. Magari c’è più abbondanza in altri ruoli”.

Successivamente Pirlo parla dei centrocampisti italiani, incoronandone uno in particolare: “Locatelli è in crescita ma quello che ha offerto una crescita maggiore è stato Fagioli. Sa fare tutto ed ha le doti giuste per comandare la regia. Può diventare il nuovo Pirlo ma sarebbe meglio essere ricordato come Fagioli“.

Fagioli Juventus

Impossibile non spendere due parole su Milan-Napoli: “In Champions succede di tutto. Il Napoli sta volando in campionato ma in Europa le cose possono andare diversamente“. E su Benfica-Inter: “I portoghesi sono una sorpresa e l’Inter deve stare attenta. Hanno un gioco rapido e dinamico, ma Inzaghi ha una squadra che può giocare contro chiunque. Se tutto va come deve andare, un’italiana va in finale“.

messias tomori leao milan

Inoltre ha parlato anche della sua fede da piccolo: “Del me bambino rimangono le magliette nerazzurre e la passione per Matthaus. Poi da professionista tifi solo per chi giochi”.

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