Juventus, Tudor: “Bremer rientrerà dopo la sosta, ecco perché ho sostituito Yildiz… “

Igor Tudor, allenatore Juventus (IMAGO)
Da poco si è conclusa la sfida tra Juventus e Milan, con Igor Tudor che ha commentato quanto accaduto durante il match
Grande attesa per la sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus e Milan, valida per la sesta giornata di Serie A. Una partita intensa e combattuta, terminata con il risultato di 0-0, che lascia aperti molti spunti ma anche segnali significativi per entrambe le squadre.
Nel post-partita, Igor Tudor ha affrontato i microfoni con la consueta lucidità, analizzando il lavoro dei suoi giocatori e i momenti chiave del match. L’allenatore croato ha evidenziato ciò che ha funzionato e ciò che invece dovrà essere corretto in vista dei prossimi impegni.
Tra equilibrio tattico, spirito di squadra e qualche rimpianto, Tudor ha voluto comunque rimarcare l’atteggiamento dei suoi uomini, sottolineando un gruppo che sembra star assimilando sempre di più la sua idea di calcio.
Di seguito le dichiarazioni di Tudor nel post-partita.
Juventus, l’intervista a Tudor
Igor Tudor ha esordito dicendo:” Volevamo vincere ma il pareggio è il risultato giusto, tutte e due le squadre hanno creato qualcosa. Yildiz ha giocato largo perché volevamo isolarlo nel 1 vs 1. “
Ha poi continuato con: “Ho deciso di sostituire Yildiz perché l’ho visto stanco, i calciatori giocano diverse partite, è difficile essere sempre lucidi. Ho messo due attaccanti così da schierarci 3-5-2, abbiamo aumentato la solidità difensiva ma non siamo riusciti a segnare “.

Le parole dell’allenatore della Juventus
L’allenatore della Juventus ha poi aggiunto: “A partita in corso è più facile giocare con due punte, è una soluzione che preferisco non adottare dall’inizio. Speravo di recuperare Bremer, ma continuava ad avere fastidi fisici e quindi abbiamo preferito non rischiare. Rientrerà dopo la sosta”.
Infine, Tudor ha concluso affermando: “Se avessimo segnato di più, saremmo in un’altra posizione in classifica. Non importa, dovremo continuare a lavorare giorno dopo giorno “.