Juventus, McKennie a Kean: “Giocheresti nel Milan?”. La risposta

McKennie e Kean, i due calciatori della Juventus, nella pausa natalizia hanno rilasciato un'intervista. Tra i temi affrontati c'è anche il Milan

28 Dicembre 2023

Alessandro Gotter - Autore

La Juventus ha concluso l’anno solare 2023 ottenendo un secondo posto in classifica nella Serie A 2023/2024. A garantirglielo è l’aritmetica, in quanto il distacco dalla prima è di 4 punti, mentre quello dalla terza è di 7. I bianconeri hanno trascorso il Natale in totale serenità, in virtù anche della vittoria esterna contro il Frosinone. Durante la sosta natalizia i giocatori si sono riposati e hanno ricaricato le batterie. McKennie e Kean, invece, hanno partecipato a un’intervista in cui si è parlato della Juventus ma anche del Milan.

L’intervista di Kean e McKennie: tra Juventus e Milan

I due calciatori bianconeri hanno preso parte a un podcast su invito di 19F, in cui hanno partecipato a un gioco di domande scomode. In questa sfida si avevano due opzioni: o rispondi alla domanda oppure ti sottoponi a una penitenza. Nel punto più caldo della sfida, McKennie ha domandato a Kean se giocherebbe mai nel Milan, la squadra che tifava da bambino. L’attaccante classe 2000 ha preferito non rispondere, andando incontro così alla penitenza. Successivamente, Kean ha aggiunto una frase sulla sua attuale squadra, dicendo: “Però amo la Juve“.

Nell’intervista, oltre a Kean si è reso protagonista anche McKennie, il quale ha parlato degli allenamenti alla Juventus: “In tanti pensano che i giocatori si allenino solo un’ora e mezzo al giorno, ma non è così. Magari inizi alle 10:30 e torni a casa alle 15:00. Delle volte arrivi un’ora e mezza prima, fai forza, fisioterapia, e un riscaldamento in palestra di 30/45 minuti. Poi alle 11 c’è il video, e a seguire esci sul campo per un’ora o un’ora e mezzo“.

McKennie Juventus

Il giocatore statunitense ha accolto anche a una domanda su quale fosse la cosa che lo infastidisse maggiormente dell’amico Kean, rifiutando la penitenza. La risposta non si è fatta attendere: “Moise arriva sempre in ritardo. Io invece sono puntuale. L’altro giorno lui ha lanciato la mia ciabatta all’interno dello spogliatoio e io ho lanciato le sue, lui ha lanciato le mie scarpe e io ho lanciato le sue. Poi allora ho lanciato la sua maglietta e lui mi ha detto: ‘No fra, quella la raccogli’. A me piace che lo spogliatoio sia in ordine, poi arriva lui e butta tutto all’aria“.

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