Italia, Immobile: “Segno poco in Nazionale? Vi spiego perché”

Ha parlato in conferenza stampa l'attaccante dell'Italia e della Lazio, Ciro Immobile, presentando la gara contro l'Inghilterra. Le parole.

immobile italia
21 Settembre 2022

Redazione - Autore

Venerdì alle 20:45 andrà in scena la gara tra Italia e Inghilterra valevole per la quinta giornata di Nations League. A parlare in conferenza a due giorni dalla gara è stato l’attaccante dell’Italia Immobile. La Nazionale di Roberto Mancini affronterà l’avversario già sconfitto nella finale degli Europei. Il match si giocherà nello stadio Giuseppe Meazza di Milano. L’Inghilterra di Southgate risulta in evidente difficoltà in quest’inizio di competizione. Sono soltanto 2 i punti racimolati fin qui e due sconfitte che non hanno fatto bene al morale di Kane e compagni. L’Italia ha totalizzato invece 5 punti grazie al successo contro l’Ungheria e ai due pareggi contro Inghilterra e Germania. In conferenza stampa ha parlato l’attaccante dell’Italia, Ciro Immobile, rispondendo alle domande dei giornalisti.

Italia, Immobile: “Possiamo tornare protagonisti”

Da Coverciano Immobile ha parlato del suo passato e di come abbia pensato realmente al ritiro dalla Nazionale. Perché ho pensato al ritiro? Per la delusione della mancata qualificazione al Mondiale e per le critiche molto forti. Con il passare del tempo ho capito che non potevano essere gli altri a decidere per me, ma è ovvio che queste cose ti segnano. Ne ho parlato con la mia famiglia e alla fine ho deciso di continuare”.

L’attaccante della Lazio ha parlato degli altri attaccanti della Nazionale italiana. “Scamacca, Pellegri, Pinamonti e Raspadori sono tutti degli ottimi attaccanti. Raspadori ha giocato l’Europeo con tutti noi e lo valuto come un mezzo veterano. Scamacca ha deciso di andare in Premier, una scelta difficile ma bisogna dargli tempo”.

Quella a disposizione di Mancini è una rosa molto giovane. Le parole di Immobile a riguardo: “I giovani devono iniziare a giocare e se serve a fare gavetta. Anche io l’ho fatta partendo con il Sorrento. Oggi, vista la pressione sui giovani, si velocizza tutto il percorso ed è un male per loro perché non hanno il tempo di crescere. Io leader? Sì, mi sento il faro di questa squadra e anche in dovere di dare qualcosa al gruppo“.

A Immobile è stato chiesto perché con la Lazio segna più volte rispetto a quando gioca con la maglia della Nazionale. “Me lo chiedo tutti i giorni. Forse alla Lazio ho più margine di errore e fa rosicare il fatto che abbia vinto per 4 volte la classifica marcatori. Voglio sempre migliorare e dare il massimo. Il modulo? Per me non cambia nulla, qualsiasi sia la scelta del mister mi va bene“.

Sulla mancata convocazione di Zaniolo e Zaccagni: “Il mister ha fatto le sue scelte, non so se collegate a quanto successo a giugno. Zaccagni l’ho visto in ritiro e mi aveva parlato di un problema fisico a giugno. Credo che sia una follia pensare che qualcuno voglia scappare da Coverciano. Ho visto gli occhi di Provedel quando è arrivata la convocazione e mi ha ricordato quello che ho provato io“.

Infine, l’attaccante dell’Italia ha detto la sua sul futuro della Nazionale: “Dobbiamo ripartire da quanto visto per l’Europeo. Tutta l’Italia si è unita e ha tifato per noi. Gli italiani devono avere quel ricordo nelle loro menti e avere fiducia in noi. Deve essere un punto di partenza ma… senza dimenticare le delusioni che inevitabilmente rafforzano”.

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