Italia, Capello: “Non siamo abituati a un calcio veloce. Serve la follia di Spalletti”

In un'intervista alla Gazzetta dello Sport Fabio Capello ha parlato della nuova Italia di Spalletti analizzando i difetti degli azzurri

spalletti italia
12 Settembre 2023

Alessandro Proietti - Autore

Fabio Capello è uno degli allenatori più vincenti della storia. Nel suo curriculum campeggiano storici trionfi con il grande Milan di Berlusconi, lo scudetto con la Roma di Franco Sensi, i successi con il Real Madrid e le varie esperienze in giro per il mondo, soprattutto in Russia e come ct dell’Inghilterra. Proprio Fabio Capello, ora opinionista in tv, ha parlato della nuova Italia targata Luciano Spalletti in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

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Italia, le parole di Capello alla Gazzetta dello Sport

Capello si è concentrato sul difficile momento dell’Italia, parlando in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. L’ex allenatore del Real Madrid si aspetta un risultato positivo contro l’Ucraina dopo l’opaca prestazione contro la Macedonia del Nord: Innanzitutto non voglio pensare ad un’altra eliminazione. Ci qualificheremo al prossimo Europeo. Il problema è che la Serie A è differente rispetto agli altri campionati. Non siamo abituati a un calcio veloce e fisico e contro la Macedonia del Nord si è visto“.

Giorgio Scalvini, difensore dell'Italia

L’ex ct della nazionale inglese ha dato dei suggerimenti all’ex allenatore del Napoli Spalletti per far tornare l’Italia a essere una squadra: “Dovremo in primis trovare le coperture difensive, nelle quali noi italiani eravamo maestri e poi ripartire in attacco facendo arrivare tanti giocatori in area, un po’ come fa il Manchester City quando lancia la palla in avanti. I nostri attaccanti invece, contro la Macedonia del Nord erano fermi”.

Sulla caratura internazionale e l’esperienza degli azzurri, Capello ha parlato di alcuni giocatori dell’Italia: “Abbiamo pochi calciatori europei, penso a Tonali, Barella, Bastoni, Locatelli, Raspadori, Chiesa, Frattesi e Donnarumma. Non sono moltissimi , quindi non siamo nell’élite europea come Francia, Spagna o Inghilterra dove il tasso tecnico nei club è superiore al nostro. Quando abbiamo vinto l’Europeo 2 anni fa non abbiamo dominato, ma siamo stati bravi a rimanere sempre in partita. Per tornare a quei livelli servirà un po’ di sana follia d’artista di Spalletti, ma ha poco tempo per inventarsi qualcosa”.

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