33ª giornata di Serie A: le interviste post partita degli allenatori

Le parole di tutti gli allenatori di Serie A durante le interviste post-partita della 33ª giornata di campionato

Palladino Monza
21 Aprile 2024

Pietro Inferrera - Autore

Al termine dei match di campionato di questa 33ª giornata, gli allenatori delle venti squadre di Serie A hanno rilasciato le consuete interviste post partita. Il turno si è aperto venerdì 19 aprile con Genoa-Lazio e Cagliari-Juventus. A chiudere la giornata, invece, saranno Roma-Bologna e Milan-Inter lunedì 22 aprile. Gli occhi di tutti saranno inevitabilmente puntati sul derby della Madonnina che potrà decidere lo Scudetto.

inzaghi inter
Credits foto: Rosito

Serie A, 33ª giornata: le interviste post partita dei 20 allenatori

GENOA-LAZIO

Gilardino: “Credo che dobbiamo essere soddisfatti per il primo tempo. Abbiamo creato molte occasioni dove dovevamo andare in vantaggio, ma è mancata un po’ di lucidità. Nel secondo tempo siamo calati di energie. È un rammarico perché potevamo metterli in difficoltà anche nell’ultima mezz’ora di gioco. Ekuban? È tornato da poco e ha già giocato tre partite consecutive. Ha fatto un grande primo tempo dove si è messo in mostra. Adesso ci aspetta una settimana importante dove dobbiamo continuare a lavorare. L’occasione di Ekuban? Poteva passarla si, però quando un attaccante si trova a 15 metri dalla porta deve tirare. Lascio molta libertà ai ragazzi però bisogna sfruttare questo tipo di occasioni. Retegui? Anche lui come Ekuban arriva da un periodo di stop e di squalifica. Ha lavorato bene nel primo tempo, poi successivamente siamo andati in difficoltà. Frendrup? è un giocatore incredibile sotto il punto di vista dei contrasti e del possesso palla. Stiamo lavorando per migliorarlo nei suoi punti deboli. Dobbiamo avere voglia di migliorare e finire bene questa stagione. Messias e Bani possono recuperare? Loro sicuramente no, come Matturro e Malinovskyi. Unico forse Vitinha, spero di riavere lui. Ma chi ci sarà sarà il suo supporto “.

Lazio: Leggi qui le dichiarazioni post partita dell’allenatore biancoceleste.

CAGLIARI-JUVENTUS

Ranieri: “I due gol erano evitabilissimi, peccato perché abbiamo giocato una bella partita. Ci avessero detto prima di questo trittico che avremmo guadagnato 5 punti, non ci avrebbe creduto nessuno. L’autogol ci sta, è il pallone perso che lascia rammarico. Ognuno riceve ciò che merita. Noi siamo partiti con un handicap, ci siamo ripresi e ora dobbiamo completare l’opera. Rigorista? Hanno litigato (ride, ndr). Avevo detto a Mina che se avessero fischiato un rigore l’avrebbe battuto lui, poi ho visto Gaetano guardarmi in quel modo e… per fortuna ne abbiamo ricevuti due, dai. Il contatto che ha causato il calcio di punizione segnato da Vlahovic? Il ragazzo mi ha detto di non aver toccato l’avversario, ma so che più bugiardi dei giocatori ci sono solo gli allenatori. Mina? È un giocatore di esperienza e personalità. È un punto di riferimento, sa guidare e caricare i suoi i compagni e questo per un allenatore è fantastico. Ho consolato Dossena, ma anche Nandez che mi ha detto di non aver toccato Chiesa sul calcio di punizione segnato da Vlahovic. Bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno. Mi porto via l’orgoglio dei miei ragazzi che hanno fornito una buona prestazione contro dei campioni. Sono rammaricato perché con due punti in più avremmo avvicinato l’obiettivo salvezza che per me si otterrà a 36/37 punti. Dobbiamo lottare e continuare così, il popolo della Sardegna merita di restare in serie A”.

Allegri: leggi qui le dichiarazioni post parita dell’alllenatore bianconero.

EMPOLI-NAPOLI

Nicola: “Queste partite si vincono con un determinato piano tattico. In alcuni ruoli il Napoli è veramente notevole, ma sono contento dei ragazzi, soprattutto dopo le ultime partite. Salvezza? Credo che questo sia un campionato dove non si può ragionare togliendosi punti a vicenda. Bisogna pensare che si possono fare punti contro chiunque. Cerri? Nessuno si può permettere di perdere nessuno, si cerca sempre di mettere i giocatori più in forma. Sarebbe al secondo gol, ma quello a Lecce gli è stato tolto. Siamo contenti per lui, perché da quando è arrivato si è messo subito al lavoro. Ora vediamo cosa si è fatto, in ogni caso noi non possiamo fare a meno di nessuno. Fazzini? Ha giocato poco da titolare, ma ha delle qualità incredibili. Sta acquisendo quell’intensità di gioco che gli può permettere di fare il salto di qualità. Per noi oggi è stata la miglior partita da quando sono arrivato. Oggi i ragazzi sono stati attenti e pratici, oltre che coraggiosi quando bisognava giocare la palla”.

Calzona: leggi qui le dichiarazioni post partita dell’allenatore azzurro

HELLAS VERONA-UDINESE

Baroni: “Il gol di Coppola è stato liberatorio e un premio alla squadra e al pubblico. La squadra non ha mai mollato anche nelle difficoltà contro una squadra importante. Siamo cresciuti minuto dopo minuto, ci voleva questa vittoria. Non mi sono mai sentito in discussione, neanche quando abbiamo subito lo stravolgimento di gennaio per necessità. Il gruppo lavorava e io ho cercato di trasmettere alla squadra la voglia di crederci sempre. Non abbiamo ancora fatto niente, è lunga e sarebbe un peccato sprecare tutto. Domani ci ritroviamo e ci concentriamo sulla prossima. Abbiamo il calendario più difficile e non possiamo mollare. Anche i nuovi hanno dato grande disponibilità nonostante non avessimo tempo, siamo stati tutti bravi a bruciare le tappe. È dura ma non possiamo mollare. Voglio fare un elogio a Coppola: ha avuto difficoltà all’inizio ma poi è cresciuto e questa deve essere la mentalità. Complimenti a lui“.

Cioffi: “Dopo una partita del genere è un paradosso parlare di una sconfitta. Un episodio ci ha messo in ginocchio ma non ho visto la superiorità del Verona, ai punti avremmo meritato noi. Io di natura sono un combattente e voglio trasmetterlo alla squadra. Non c’è tempo per piangerci addosso, dobbiamo pensare alla prossima. Percepivo la paura della squadra a gennaio, oggi sicuramente no. Abbiamo provato a fare il colpaccio fino alla fine e abbiamo perso per un episodio che ci è girato male, se avessimo sfruttato le nostre occasioni la gara avrebbe preso un’altra strada. Ho la fortuna di allenare giocatori forti mentalmente, non abbiamo mai mollato e non lo faremo neanche adesso. Roma? Serve coraggio e determinazione“.

SASSUOLO-LECCE

Ballardini: Oggi il Lecce è stato superiore a noi. Hanno avuto più fame e determinazione, complimenti a loro. Noi non siamo stati una squadra attenta, determinata e vogliosa. Tutto il contrario di quello fatto vedere contro il Milan. Siamo a 3 punti dalla salvezza, non siamo quelli di oggi. Da qui alla fine del campionato abbiamo del valori che torneranno a farsi vedere. Potevamo metterci in qualsiasi modo in campo oggi, ma il Lecce era nella partita. Abbiamo avuto difficoltà, nel dialogo tra i giocatori di più reparti. Siamo stati meno bravi rispetto al passato e rispetto al Lecce. Cambieremo qualcosa, ma ci sono ancora 15 punti per la salvezza. Oggi era importante, ma abbiamo 5 partite per dimostrare di farcela fino alla fine. Ci servono pochi punti. Abbiamo una rosa competitiva, ma è altrettanto chiaro che non saremo più quelli di oggi. Oggi è la peggior partita della nostra gestione, la più brutta prestazione. Non è un fatto di condizione, è un fatto di saper stare in campo. Si deve capire meglio. Oggi eravamo distanti, non si riusciva né a prenderli né a superarli. Il Lecce nelle ultime 5 partite ha preso 3 gol dal Milan. È una squadra che è stata costruita bene. Stanno confermando il buon lavoro fatto lo scorso anno. Noi, ripeto, non siamo quelli che sono scesi in campo oggi. Di certo qualcosa cambierà“.

Gotti: A casa avevo consultato la sfera di cristallo che mi aveva rivelato le mosse giuste da mettere in partica per la squadra. Io li metto in campo e loro si muovono (ride, ndr). La squadra si è schierata bene, senza i tremori delle aspettative della partita. Ho accompagnato la loro serenità. Pesa eccome in chiave salvezza. Ti permette di vivere più serenamente, le partite, senza essere condizionati dalla posta in palio. Assenza di Banda, Ramadani e Almqvist? Oggi c’era il coinvolgimento da parte di tutti. Sono tutti quanti partecipi dei nostri obiettivi. Io cerco di vivermi la partita e focalizzarmi dentro le linee di quello che succede nel campo di gioco. Cerco di non farmi condizionare dall’aspetto esterno, ma i tifosi ci hanno sostenuto alla grande. È una cosa bellissima, è un valore aggiunto. Come tutti gli allenatori, io cerco di vivermi serenamente la mia situazione. Capita magari delle volte di trovarsi molto dentro in una situazione e si fa fatica a vedere dall’alto le cose“.

TORINO-FROSINONE

Paro (Vice di Juric): “Juric è arrivato dopo in spogliatoio, ha salutato i ragazzi e abbiamo fatto due chiacchiere e ci siamo confrontati sulla partita. Niente di particolare, domani analizzeremo bene la gara e penseremo alla prossima. Oggi è stata la partita che ci aspettavamo, fatta di dinamismo, duelli e seconde palle. Non siamo stati abbastanza fluidi e abbiamo avuto poco la palla, siamo stati meno brillanti nella gestione di alcune situazioni con la palla. Quando la avevamo siamo stati pericolosi, peccato però perché i ragazzi ce l’hanno messa veramente tutta. Adesso dobbiamo pensare all’Inter. Quando non fai gol qualcosa manca sempre, sicuramente dobbiamo migliorare negli ultimi metri, arrivarci con più continuità e fluidità però non era facile perché il Frosinone è una squadra che corre tanto e che quando c’è un buco c’è subito un altro a coprirlo, è molto dinamica. Non era semplice. Sanabria è entrato in un momento complicato. Si può far meglio ma devo dire che anche Okereke poteva gestire meglio alcune situazioni e Sanabria è entrato in un momento di palle alte e seconde, era difficile. Quando ci sono partite così dobbiamo pensare magari a diverse soluzioni su come attaccare gli avversari. Mancanza di fluidità? Non è stato solo Ilic ma tutta la squadra. Sono partite che vivono un po’ di inerzie, chi vince un contrasto o se scivola qualcuno si creano situazioni pericolose. Quando avevamo la palla non solo lui (Ilic) ma tutta la squadra poteva muoverla più veloce. La sua condizione andrà migliorando. Inter? È una grande squadra e noi abbiamo il nostro obiettivo, anche se vincono lo scudetto vorranno fare bene. Vogliamo cercare di metterli in difficoltà. Tutte le partite sono difficili.

Di Francesco: “Siamo un po’ mancati nell’essere freddi e lucidi negli ultimi 20 metri, abbiamo creato tante opportunità, peccato la poco lucidità nell’andare a concretizzare. Abbiamo concesso pochissimo e nel finale rischiavamo di perderla con quel tiro di Zapata nonostante un’ottima gara da un punto di vista generale. L’idea era quella di tirar fuori Buongiorno e poi attaccare gli spazi. Sapevamo poi di poter entrare con i centrocampisti, è successo con Mazzitelli nel primo tempo che si è trovato quasi a tu per tu con il portiere avendo fatto 40 metri con la palla. Sapevamo i pregi ma anche dove andare a colpire il Torino. Peccato per quello che abbiamo creato e non abbiam sfruttato al massimo. Gli errori nascono da tante situazioni dove c’è tanta determinazione, voglia di far bene e applicazione in tutto quello che andiamo a preparare. Serve un po’ più di qualità per andare a chiudere le giocate finali. Tante piccole cose da fare meglio, non ci possiamo più permettere di sbagliare così tanto, dobbiamo iniziare a fare punti un po’ più pesanti anche se stiamo avendo continuità di risultati. Salernitana? tutti pensano che sia spacciata ma sarà la più delicata, dobbiamo prepare la partita al top, la ritengo la più importante in questo momento. Dobbiamo conquistare i tre punti ma le partite vanno giocate. Oggi dovevamo essere più cinici.

SALERNITANA-FIORENTINA

Colantuono: “Solitamente dopo la partita non mi piace parlare molto perché l’adrenalina è ancora in circolo e si rischia di dire cose inesatte. Magari domani con calma faremo l’analisi di una partita che comunque a me non è dispiaciuta. Ci siamo divisi con ordine, la Fiorentina è una squadra che palleggia molto, non lo fa solo con la Salernitana ma con tutti, ma non ha creato occasioni importantissime anzi direi che erano state quasi nulle. Il primo tempo è finito 0-0 e potevamo fare qualcosa di più noi rispetto alla fase offensiva per come l’avevamo preparata, poi il secondo tempo uguale. È andata così. Mi dispiace che a dieci minuti dalla fine dobbiamo prendere quel gol che è evitabilissimo. Magari avremmo portato a casa un pareggio che non cambia in maniera drastica la classifica però ci avrebbe dato un po’ di morale. Mi dispiace per i ragazzi, per la gente che anche oggi è venuta e per la proprietà e il presidente. Posso dire poco. Per 80 minuti abbiamo fatto la nostra partita. L’annata ormai è così, certi episodi ti danneggiano e andarla a rimetterla a posto in dieci minuti diventa difficile. Candreva? È uscito per un problemino fisico. Anche Sambia e Basic sono usciti per un problemino, siamo un po’ in emergenza con molti giocatori fuori. Le problematiche sono tante, dobbiamo fare mea culpa per i dieci minuti finali che potevamo gestire meglio. Dia? Con il giocatore non ho problemi, è fuori rosa per una scelta che ha preso la società da qualche settimana e rimane così. Gli altri indisponibili avrebbero fatto comodo. Non penso alla retrocessione aritmetica, oggi ci siamo battuti alla pari con una delle grandi del campionato. Dobbiamo rimboccarci le maniche e preparare la sfida contro il Frosinone.

Italiano: leggi qui le dichiarazioni post partita dell’allenatore viola

MONZA-ATALANTA

Palladino: “Totale dominio dell’Atalanta? Non sono d’accordo. Abbiamo fatto il 60% di possesso palla e tirato molto verso la loro porta. Abbiamo fatto una delle migliori partite da quando sono qua. Non posso dire nulla alla squadra. Il calcio è bello anche perché ognuno la vede a modo proprio. I cambi ci hanno dato una spinta e molta energia. Sono soddisfatto perché la squadra ha capito che potevamo prenderli più alti e con più coraggio rispetto al primo tempo. Oggi è stata fatta un’ottima partita. Hanno avuto coraggio a giocare contro questa Atalanta che aveva molta motivazione. Maldini è un gioiello che si sta mettendo in mostra. Ha tutto per arrivare a grandi livelli. Ha passo, tiro, strappo, tecnica. Non gli manca niente, all’inizio gli mancava solo un po’ di fiducia. Ottima anche la prestazione di Birindelli, Pessina, Di Gregorio, Djuric, Zerbin. Li dovrei citare tutti. Sono molto soddisfatto. Zerbin ha difeso, ha attaccato. Lo abbiamo voluto fortemente a gennaio ed è stato un grande acquisto di gennaio”.

Gasperini: leggi qui le parole dell’allenatore nerazzurro

ROMA-BOLOGNA

De Rossi: in attesa delle dichiarazioni.

Thiago Motta: in attesa delle dichiarazioni.

MILAN-INTER

Pioli: in attesa delle dichiarazioni.

Inzaghi: in attesa delle dichiarazioni.

Lascia un commento