Inter, Mkhitaryan: “Frattesi? È fortissimo, mi dispiace che giochi meno”

Henrikh Mkhitaryan ha le idee chiarissime sull'obiettivo stagionale dell'Inter di Inzaghi: la seconda stella

mkhitaryan inter
4 Gennaio 2024

Gabriele Giammona - Autore

La seconda stella per l’Inter è ormai un obiettivo concreto e Henrikh Mkhitaryan non si nasconde. Il centrocampista esce allo scoperto e parla della sua Inter e di quello che l’aspetta in questa stagione. Il fuoriclasse armeno, fulcro del gioco di Inzaghi, ama definirsi una regina di scacchi, perché va da tutte le parti, così come in campo anche quando parla di calcio.

henrikh mkhitaryan inter

Obiettivo seconda stella per l’Inter e Mkhitaryan

L’armeno è il un tassello fondamentale nello scacchiere di Inzaghi per entrambe le fasi. Se dal punto di vista realizzativo deve assolutamente migliorare, nonostante abbia siglato una doppietta importante nell’ultimo derby della Madonnina, in chiave di costruzione è fondamentale. Proprio per questo ha svelato di paragonarsi ad una regina di scacchi. Poi alza l’asticella: “L’obiettivo per noi è chiaro, sin dall’inizio: è la seconda stella“. Parole dolci, ma tanto pesanti. Poi continua: “Quella della Juve è una strategia, vogliono mettere su noi e il Milan, ma anche loro puntano al titolo: ognuno fa il suo gioco e vedremo alla fine“.

Frattesi Inter

Sul centrocampo nerazzurro: “Abbiamo un centrocampo forte e vario. Tutti parlano di me, Calha e Barella, ma il segreto è che, se gioca qualcun altro, sia Frattesi, Klaassen, Asllani o Sensi, sa cosa fare. Davide è fortissimo. Mi spiace che per ora giochi meno, ma lui sa bene che conta solo l’obiettivo comune. Ha il tempo e il talento dalla parte sua: sarà una colonna dell’Inter del futuro“. Poi in ottica Champions non poteva che soffermarsi sulla prima sfidante della fase ad eliminazione diretta, l’Atletico Madrid: “Volevamo evitarlo, ma anche loro volevano evitare noi, poco ma sicuro. Sarà una sfida bella e difficile: me la immagino molto tattica“.

Mkhitaryan Inter

Mkhitaryan ha elogiato anche il calcio italiano, molto spesso sottovalutato: “Già dalla prima partita in Italia, RomaSassuolo, mi ha colpito la qualità. Anche i calciatori sono sottovalutati ingiustamente: qua c’è gente forte, dobbiamo essere fieri del movimento“.

Lascia un commento