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Inter, Inzaghi: “Tranne Acerbi, Cuadrado e Sensi tutti stanno bene e vogliono giocare”

Torna la Champions League anche per l’Inter che sfiderà a San Siro l’Atletico Madrid e Inzaghi ne ha parlato in conferenza stampa. La gara in questione sarà valida per l’andata degli ottavi di finale della competizione. Il primo atto di questa doppia sfida andrà in scena a Milano, dove i nerazzurri devono confermare l’ottimo momento di forma che stanno attraversando. La squadra di Simeone, invece, andrà alla ricerca del colpaccio in trasferta.

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Credits foto: Rosito

Inter-Atletico Madrid, le parole di Inzaghi in conferenza stampa

L’allenatore dell’Inter ha esordito così in conferenza stampa: “L’anno scorso abbiamo vissuto notti magiche e vorremo rifarlo. Ci sono grandi squadre che hanno la nostra stessa ambizione, come l’Atletico. Nelle ultime 4 partite hanno fatto giocare 22/23 calciatori senza cambiare stile. Sarà complicato ma ce la giocheremo alla grande, cercando di sfruttare i primi 90 minuti a casa nostra. Noi favoriti? Hanno giocatori esperti, sarà una bellissima gara tra squadre che giocano bene e che hanno principi solidi. Penso alle gare con Liverpool e City degli anni passati“.

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Poi su Simeone ha commentato: “Domani sarà un piacere ritrovare Diego da avversario. Siamo sempre rimasti in contatto dai tempi della Lazio, ed è stato un grande compagno di squadra. Si capiva che sarebbe diventato un grande allenatore. In 13 anni ha vinto se non sbaglio 11 o 12 trofei. Non è semplice restare tanto tempo in una squadra, bisogna anche vincere e lui l’ha fatto. Eriksson ha influito, almeno personalmente, per la gestione e per come si relazionava coi giocatori. Allenatore con idee tattiche innovative che lo hanno fatto vincere non solo con la Lazio, ma anche all’estero. Sven ha influito tanto su ognuno di noi”.

In seguito, ha continuato: “Che versione mi aspetto di loro? Prevedere non è semplice, sanno cambiare molto e sono migliorati molto nel palleggio e nella qualità. Avremo di fronte una grande squadra con una grande mentalità, che gioca bene a calcio. Diventare il Simeone dell’Inter? È difficile, in 20 giorni cambiano i giudizi. Bisogna lavorare tanto e avere la fortuna di avere un gruppo come il mio. A me fa piacere portare questo clima nella squadra. Mi gratifica molto l’atmosfera che si crea a San Siro e quella che si creava all’Olimpico. Cerco di trasmettere il calcio che ho in testa ai miei giocatori”.

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Credits: Andrea Rosito

Infine, Inzaghi ha concluso parlando delle rotazioni dei suoi e del campionato: “Vantaggio in campionato? Negli ultimi mesi l’anno scorso abbiamo fatto bene cambiando 8/9 giocatori. Non so dirti cosa succederà. Per le ultime partite abbiamo potuto recuperare bene. Ora giocheremo ogni 72 ore e sarà più complicato. In 20 giorni è cambiato tutto, siamo a +9 dalla seconda. Le cose possono cambiare, non guardiamo a date lontane, ma pensiamo partita dopo partita sperando di avere meno infortuni possibili. A volte devo fare scelte non semplici, ma i giocatori sono sempre disponibili. Noi guardiamo solo noi stessi, mancano 14 partite, 42 punti. Sono ancora un’eternità. Dobbiamo essere concentrati anche quando dormiamo. Sappiamo che squadra è l’Atletico, non devo presentarli io. Domani mancheranno Sensi, Cuadrado e Acerbi. Gli altri 20 vogliono giocare tutti, anche Stankovic.