Bologna, Italiano: “Sul 3-1 abbiamo abbassato l’attenzione. E su Bernardeschi…”

Vincenzo Italiano, allenatore Bologna (Imago)
Le dichiarazione rilasciate da Italiano nell’intervista post partita di Bologna-Salisburgo di Europa League
È terminata da poco la sfida tra il Bologna di Vincenzo Italiano e gli austriaci del Salisburgo, quinto match di Phase League di Europa League per le due squadre.
La formazione rossoblù è riuscita a dare continuità al successo netto in casa dell’Udinese (0-3) nell’ultima giornata di Serie A: il risultato finale è stato di 4:1, reti di Odgaard, Dallinga, Bernardeschi e Orsolini per i padroni di casa.
Vincenzo Italiano ha poi commentato la prestazione dei suoi ragazzi ai microfoni dei giornalisti dopo il fischio finale.
Di seguito, ecco le dichiarazione dell’allenatore ex Fiorentina nel post-partita.
Bologna, l’intervista di Italiano
Vincenzo Italiano ha esordito così: “I ragazzi sul 3-1 hanno abbassato l’attenzione e abbiamo subito tre conclusione pericolose. Per il resto, abbiamo fatto una grande partita. I difensore sono stati bravi a non permettere loro di venire dentro il campo, e quelli davanti a finalizzare le azioni create. Mancano ancora tre partite, in una classifica corta e ricca di stravolgimenti: contro Celtic e Maccabi dobbiamo mantenere questo passo”.
Successivamente, si è soffermato su: “In Europa tante squadre portano dentro gli esterni per creare gli uno contro uno dentro al campo, l’anno scorso ci è capitato tante volte in Champions. E’ una fatica ulteriore per i difensori, ma nel momento che la riconquisti e riesci a essere pericoloso e concreto porti a casa il risultato”.

Le parole dell’allenatore rossoblù
L’allenatore del Bologna ha poi continuato: “In queste partite ho notato che gli altri cercano di trovare soluzione soprattutto dentro al campo, ma quando gli riconquisti palla puoi fargli male. Nessuno butta via la palla, con il rischio di prestare il fianco. Abbiamo giocato contro squadre ricche di giocatori brevilinei contro cui dobbiamo ripiegare. Oggi ne abbiamo fatti 4 e potevamo farne ancora di più: siamo stati bravi”.
Infine, ha concluso così: “Bernardeschi è arrivato da un calcio meno intenso rispetto a quello europeo. All’inzio gli dissi che doveva adattarsi ad un ritmo diverso da quello a cui era abituato. Doveva solo fare uno switch mentale per esprimersi al meglio. Come calciatore non si discute: ha giocato con il piede forte, ha fatto un gran gol di testa e deve mantenere questo elevato livello, coprendo anche in difesa”.