Atalanta, l’anno più buio di Pessina: che sta succedendo?

Ci si attendeva una stagione da incorniciare per Pessina, ma tra infortuni e cambi di ruolo quello in corso è un campionato da dimenticare

pessina atalanta
21 Marzo 2022

Redazione - Autore

Dopo l’Europeo vinto da protagonista, con due gol messi a segno nelle sfide contro Galles nei gironi e Austria negli ottavi, ci si attendeva la definitiva consacrazione di Matteo Pessina. Al contrario, la stagione finora per il centrocampista dell’Atalanta è stata un incubo. Lo stesso vale per i fantallenatori che su di lui hanno investito una cifra importante, dato lo status con cui si è presentato il calciatore in fase d’asta.

Il ritardo di condizione e l’infortunio

In molti all’inizio del campionato, dopo le fatiche con la Nazionale azzurra, sono sembrati ancora stanchi e sul viale del recupero. Il ritardo di condizione è stato evidente anche nel rendimento di Pessina nelle prime giornate. Prestazioni sufficienti in cui però mancavano la lucidità e la freschezza che hanno contraddistinto l’ottima scorsa stagione.

Gasperini notò immediatamente il calo, non schierando Pessina da titolare due volte nelle prime 7 giornate. Poi al 24° del primo tempo nella sfida contro il Milan ecco l’infortunio, una lesione al polpaccio. Inizialmente le indiscrezioni parlarono di ben due mesi di stop, ma il centrocampista dopo 30 giorni tornò già a calcare i campi di Serie A.

Al ritorno dall’infortunio iniziarono a palesarsi immediatamente nuovi problemi nella tenuta del ragazzo sul campo. La sua naturale tranquillità che aveva conquistato tutti con il tempo si è persa, mostrando un Pessina anche nervoso, forse perché reo di non star giocando il suo miglior calcio.

Pessina può giocare da trequartista in quest’Atalanta?

Dato preoccupante sembra essere l’incapacità di esser costante in una partita e poter giocare per 90 minuti. Sono finora infatti solo due le occasioni post infortunio in cui Gasperini lo ha lasciato in campo per più di 80 minuti. Forse non lo ha aiutato quest’anno neanche il continuo cambio di ruolo a cui è stato costretto. La maggior parte delle volte trequartista, ma anche mediano e addirittura largo a destra come contro l’Inter.

Parliamo sicuramente di un calciatore capace di giocare in più ruoli a centrocampo, ma forse le nuove responsabilità in quella posizione rispetto l’anno scorso lo hanno condizionato. Le sue qualità non si mettono in dubbio. Parliamo di un calciatore che sa far bene tutto quello che un allenatore può chiedere ad un centrocampista, ma forse quest’anno gli è stato chiesto qualcosa in più.

L’anno scorso la sua posizione leggermente avanzata era fondamentale per unire centrocampo e attacco, coprendo i buchi lasciati dall’estro di calciatori come Zapata, Ilicic e Muriel. Quest’anno il copione è cambiato per i tanti infortuni e i cambiamenti apportati da Gasperini in corso d’opera. Tutto ciò ha costretto Pessina ad un gioco non propriamente nelle sue corde. Ora l’attacco dell’Atalanta non ha punti di riferimento e la confusione che si vuole provocare nell’avversario sembra aver colpito anche lui, spesso assente nella manovra offensiva.

Pessina non è un top al Fantacalcio

Come detto pocanzi Pessina in carriera non ha mai regalato molti bonus. L’anno scorso 2 gol e 2 assist, mentre il suo massimo in carriera sono stati i 7 gol nella stagione in prestito all’Hellas Verona. Però il suo rendimento era sempre stato ottimo, con voti quasi sempre sopra la sufficienza. Perciò già dal gennaio scorso era considerato al Fantacalcio una certezza del centrocampo.

Un’aspettativa non rispettata questa stagione, dove i numeri al Fantacalcio sono eloquenti. Un solo gol e un solo assist in 21 presenze. Quest’ultimo dato fa impressione, poiché tolto l’infortunio che gli ha fatto saltare 4 partite, Gasperini lo ha lasciato in panchina tutto il match per scelta tecnica 6 volte. Testimonianza di un calo netto e preoccupante.

Mentre due anni fa raggiunse con il Verona l’ottima Fantamedia di 6,96 e l’anno scorso 6,46, quest’anno superiamo di poco la sufficienza. Il 6,16 raggiunto finora non può farlo considerare un top del reparto, ma neanche tra le prime fasce. Il consiglio per questa stagione è di schierare altri centrocampisti se possibile, perché nelle ultime giornate regalerà poche gioie. Per il prossimo anno invece, sarebbe meglio pensarci due volte prima di investirci, senza fare spese folli. Questo Pessina non può valere più di 15 crediti all’asta di inizio anno.

A cura di Eduardo Magarelli

Lascia un commento