Atalanta, Gasperini: “Hojlund non è ancora maturo, ma in futuro giocherà in una big”

Le parole di Gian Piero Gasperini nell'intervista post partita di Inter-Atalanta, anticipo del sabato sera della 37ª giornata

Hojlund Atalanta
28 Maggio 2023

Redazione - Autore

In settimana la Dea ha strappato il pass per partecipare alle qualificazioni europee per club della prossima stagione, in seguito al successo dell’Inter sulla Fiorentina in finale di Coppa Italia. Proprio contro la formazione milanese è poi scesa in campo nella 37ª giornata di campionato. Dopo un approccio negativo che ha favorito il doppio vantaggio dei padroni di casa siglato da Lukaku e Barella, gli orobici l’hanno riaperta con Pasalic. A un quarto d’ora dal termine del match Lautaro Martinez ha riportato a due i goal di distanza, prima che l’autorete di Onana su tiro di Muriel chiudesse definitivamente la serata col timbro del 3-2. Questo risultato sancisce per i bergamaschi l’impossibilità di entrare in zona Champions. Al termine dei novanta minuti, Gian Piero Gasperini ha rilasciato la consueta intervista post partita commentando la sfida tra Inter ed Atalanta a Sky Sport e a DAZN.

Inter-Atalanta, l’intervista post partita di Gasperini

Queste le parole dell’allenatore della squadra bergamasca sull’incontro con l’Inter: “Sinceramente mi aspettavo un’Inter molto carica che magari trovasse delle difficoltà in qualche tratto di gara. Però sapevo avessero grande entusiasmo per via della vittoria della Coppa Italia. Indubbiamente c’è da recriminare per quei dieci/quindici minuti iniziali in cui non siamo stati capaci di contrastare la loro adrenalina spropositata. Superato quel brutto inizio ritengo abbiamo disputato una buona partita”.

Gasperini ha poi commentato gli errori difensivi dei suoi: “Il valore di Lukaku è indubbiamente grande, ma noi lo marcavamo male dandogli troppo spazio. Poi alla lunga siamo riusciti a prendergli le misure”.

atalanta Gasperini intervista salernitana

Sull’aritmetica qualificazione europea e sulle aspettative: Abbiamo nelle nostre mani la possibilità di raggiungere l’Europa League. Sarebbe un bel traguardo anche se lo è già centrare l’Europa in generale per il sesto anno su sette. La costante polemica sul fatto che l’Atalanta dovesse raggiungere la Champions forse ci ha fatto godere poco le vittorie e i risultati che sono stati sempre buoni. Tuttavia tengo a ribadire la forza del pubblico che ci ha sempre supportati.

Il nativo di Grugliasco si sofferma sul futuro suo e del progetto Atalanta: “Questo è un argomento che valuterò a fine campionato. Il futuro è domenica perché un traguardo come l’Europa League sarebbe molto bello per questo gruppo che da anni lavora insieme, è ancora in grado di essere competitivo e tirar fuori una stagione molto buona. Non immaginavo avessimo questa capacità di viaggiare a braccetto con le big per tutto il torneo in una stagione così equilibrata”.

Le parole di Gasperini sul futuro

Poi prosegue: “Sul resto vedremo perché indubbiamente quest’anno ci sono state disparità di giudizi. Sembrava l’Atalanta dovesse lottare per la Champions con le squadre di prima fascia, ma io non la ritengo così e per un allenatore è difficile reggere questa situazione. Tra me e la società c’è massimo rispetto: conosce tutte le mie perplessità ed ha la mia fiducia, nonché riconoscenza. Poi però c’è il calcio dove si possono avere opinioni diverse. Non so se troveremo un punto d’incontro, speriamo combacino le nostre valutazioni.

Gian Piero Gasperini Atalanta

Una sottolineatura sui valori della propria rosa: “Al di là del valore tecnico c’è un valore umano molto alto che ha portato i ragazzi a fare questo campionato di livello in termini di punti. Non di gioco perché sappiamo di non aver mostrato spesso un bel calcio. Onestamente al momento l’Atalanta non può essere di prima fascia, come testimoniato stasera”.

Spazio anche ad un’analisi sulle ultime sessioni di mercato dell’Atalanta: “La rosa è stata assottigliata per via di numerosi infortuni, soprattutto negli ultimi due mesi. Certo è che non l’abbiamo ringiovanita tanto perché sono stati acquistati soltanto tre giocatori in estate. Poi a gennaio si è pensato potesse andar bene così.

Hojlund Atalanta

Infine un bilancio complessivo sulla crescita di Hojlund: “Rasmus è un attaccante del 2003, quindi va preso con tutti i suoi pregi e difetti. Tra quelli della sua età è tra i più bravi, se non il migliore. Chiaramente in questo momento non è ancora maturo, ha bisogno di allenarsi e giocare parecchio. Magari col passare del tempo arriverà in una big.

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