Juventus, Djalo: “Posso giocare ovunque in difesa. Convocabile? Io sto bene”
Tiago Djalo ha parlato per la prima volta in conferenza stampa come nuovo giocatore della Juventus. Il giovane è arrivato a titolo definitivo dal Lille, squadra con la quale aveva il contratto in scadenza a giugno del 2024. Resta da capire se sarà già tra i convocati nella 22ª giornata di Serie A.
Juventus, la conferenza di Djalo
Tiago Djalo ha parlato delle sue prime sensazioni con la squadra e sulla sua condizione: “Sono molto contento. I compagni sono forti, di qualità. L’allenatore è bravo e penso che posso imparare tanto con lui, già oggi mi ha spiegato tante cose che non conoscevo sul campionato. Mi piace come gioca la squadra e così per me è più facile imparare. Come sto? Il mio ginocchio bene, sono pronto. Devo solo avere l’opportunità. Convocabile per sabato? Io sono in forma e ho lavorato con la squadra. Vediamo, decide l’allenatore. Ho scelto il 33 perché al Lille avevo la 3, ma qui è occupata da Bremer. Ho solo aggiunto un numero“.
Sul ruolo e sulla sua ispirazione, il difensore si è così espresso: “Posso giocare a sinistra, in mezzo, a destra, è uguale. Darò tutto per la squadra e per me. La difesa qui è importantissima ma io sono tranquillo perché conosco le mie qualità. Io simile a Tomori? Siamo differenti ma lo rispetto. Abbiamo molti difensori di qualità, io mi ispiro a Liliam Thuram. Chi mi ha aiutato nello spogliatoio? Danilo e Alex Sandro, parliamo la stessa lingua. Con Dani ci confrontiamo tanto anche perché abbiamo lo stesso ruolo. Mi ha chiamato Weah prima di venire qui e mi ha detto che la squadra era molto forte, ma ero già convinto“.
Infine, Djalo ha parlato delle differenze con il campionato e sulla trattativa saltata con l’Inter: “Dovrò ambientarmi perché ho già notato le differenze con il campionato francese, è un campionato più tattico. Inter? Appena ho sentito che la Juve mi ha cercato ho scelto loro, i dirigenti mi hanno convinto subito. Hanno una grande storia e sono contento. Se mi sono sentito con Ronaldo? No, quando ti chiama la Juve non hai bisogno di sentire nessuno. Ho parlato invece con Osimhen e Leao: non vedo l’ora di incontrarli in campo, sono forte e sono pronto per sfidare chiunque“.