La Juve, la nazionale e poi… il carcere: “Ora servo le colazioni” | Con una telefonata ha distrutto la sua vita
All’apice della sua carriera tra Juve e Nazionale, è arrivato il carcere a rovinargli la vita. Ora serve le colazioni
Il calcio italiano, in passato, è stato scosso da una vicenda che ha del clamoroso, una storia che attraversa il massimo successo e la rovina in un attimo. Segnando una fine poco felice di una grande carriera di un campione.
La Juve, la Nazionale, e poi, improvvisamente, il carcere. Un colpo di telefono che ha cambiato per sempre il corso della sua esistenza, portandolo dalle luci dei riflettori all’ombra delle sbarre.
Quando le scelte prese, anche ingenuamente, durante una giornata qualunque della nostra vita, la cambiano in modo drastico, capovolgendola completamente.
Questo è quello che è successo all’ex calciatore della Juventus e della nazionale italiana, scelte che lo hanno portato addirittura in carcere.
Una conclusione non troppo felice di una carriera fantastica
Questa è la storia di un ex calciatore che, nel pieno della sua carriera, ha preso una decisione fatale. A lungo considerato uno dei migliori talenti del calcio italiano, il suo nome era sulla bocca di tutti, dai tifosi della Juventus ai fan della nazionale. Con la maglia bianconera aveva vinto titoli, conquistato trofei e raggiunto le vette del successo. Con la nazionale, il sogno di un intero paese: la convocazione per le competizioni internazionali, l’onore di rappresentare l’Italia su un palcoscenico mondiale.
Ma la fama, il denaro e l’adorazione del pubblico non sono bastati a garantire la sua felicità. Nel momento in cui la sua carriera sembrava essere all’apice, qualcosa è andato storto. Un errore di valutazione, una decisione sbagliata, una telefonata che avrebbe cambiato tutto.
Miccoli, da bandiera del Palermo al carcere. Ora gestisce i suoi B&B
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Fabrizio Miccoli si è raccontato dopo le brutte vicende che lo avevano coinvolto. Al termine di una carriera fantastica è arrivata una parte della sua vita non troppo felice, nella quale è dovuto rimanere lontano da ciò che ama, la famiglia e il calcio. Arrestato per estorsione aggravata, ha trascorso sei mesi in carcere, una volta uscito si è dedicato ai suoi B&B.
Infatti negli ultimi anni gestisce queste attività, nelle quali serve le colazioni di persona, insieme alla moglie. Inoltre può dedicarsi alla famiglia e ai figli, ma l’obiettivo è tornare a lavorare nel mondo che tanto ha amato, quello calcistico. Nel frattempo ha fondato una scuola calcio a Lecce, nella quale può ancora lavorare nel calcio, anche se in piccolo, e crescere qualche ragazzo che un giorno potrà magari giocare in Serie A.