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“Devo accettarlo, è finita”: il c.t. della Nazionale ammette il fallimento | Deve voltare pagina

“Devo accettarlo, è finita": il c.t. della Nazionale ammette il fallimento | Deve voltare pagina

Mateo Retegui (IMAGO)

Il ct della Nazionale ammette il fallimento, deve voltare pagina e andare avanti: l’esperienza con l’Italia è finita

L’Italia è alle prese con il girone di qualificazione in vista dei Mondiali 2026, composto da Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia.

Nelle partite contro Estonia e Israele, disputate a settembre, sono arrivate due vittorie incoraggianti, seppur con qualche sbavatura. Questi successi, però, hanno riacceso la fiducia dell’ambiente dopo un periodo negativo.

Tuttavia, la distanza da colmare con la Norvegia appare ancora considerevole sia in termini di differenza reti sia per quanto riguarda i punti in classifica.

Per scavalcare la Norvegia e qualificarsi ai Mondiali evitando il playoff, l’Italia non può più sbagliare. Analizziamo, in seguito, i prossimi appuntamenti degli azzurri validi per il girone di qualificazione.

I prossimi impegni dell’Italia

Gli azzurri torneranno in campo l’11 ottobre a Tallinn, dove affronteranno l’Estonia. Pochi giorni dopo, il 14 ottobre, sarà il turno del pubblico di Udine spingere Kean e compagni nella sfida casalinga contro Israele, in un match che potrebbe rivelarsi cruciale.

A novembre, invece, l’Italia chiuderà l’anno solare con altre due gare: il 13 novembre a Chişinău contro la Moldavia e il 16 novembre a San Siro contro la Norvegia. Proprio quest’ultimo appuntamento si annuncia come il più atteso, sia per il fascino dello stadio che per la posta in palio: potrebbe essere una tappa decisiva nella corsa verso la qualificazione.

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Luciano Spalletti (CREDITS MIRKO BARBIERI)

Italia, Spalletti accetta l’esperienza negativa della Nazionale

Secondo quanto riportato da tuttomercatoweb.com, Luciano Spalletti, intervenuto all’inaugurazione dello Stadio dei Pini a Viareggio, è tornato a parlare della sua esperienza da commissario tecnico della Nazionale. Lo ha fatto con parole cariche di emozione, ammettendo che quel periodo gli pesa ancora molto.

Ha spiegato che l’avventura con l’Italia continua a “martellargli in testa” e che non può semplicemente cancellarla o dimenticarla. Piuttosto, deve imparare a conviverci: accettare il dolore che comporta, farne parte del proprio percorso e aspettare un momento migliore in cui ripartire. La sua riflessione lascia trasparire sia il rimpianto per come è andata la sua avventura in azzurro, sia la volontà di andare avanti con la stessa determinazione che ha sempre caratterizzato la sua carriera da allenatore.