Allegri, svelato il rito scaramantico di Max: deve stare sempre in campo coi calciatori | È il suo amuleto

Massimiliano Allegri, allenatore Milan (IMAGO)
Svelato il rito scaramantico dell’allenatore del Milan, Massimiliano Allegri. Ormai è diventato il suo modo per non perdere
Alcuni giocatori si fanno il segno della croce, altri entrano in campo con il piede destro, altri ancora indossano sempre gli stessi parastinchi nelle partite più delicate. Nel calcio moderno, dove tattica e dati sembrano dominare ogni aspetto, i riti scaramantici restano un punto fermo.
Anche in panchina, però, le superstizioni non mancano. Gli allenatori, esposti alla pressione continua del risultato, tendono a sviluppare abitudini quasi rituali: c’è chi cambia posto solo se la squadra non gira o chi usa sempre la stessa penna per segnare le note della partita.
E negli ultimi giorni, uno di questi riti ha attirato l’attenzione dei tifosi rossoneri. Si parla dell’allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, che avrebbe adottato una routine precisa e immancabile per vincere ogni gara.
Anche i dati lo confermano è il suo talismano personale per allontanare la sfortuna e affrontare ogni novanta minuti con la stessa concentrazione.
I prossimi impegni del Milan
Dopo la vittoria nel derby di Milano, deciso dal gol di Christian Pulisic, gli uomini di Massimiliano Allegri devono rimanere concentrati per continuare la striscia di dodici risultati utili consecutivi ottenuti tra Serie A e Coppa Italia.
Tra i prossimi impegni dei rossoneri ci sarà due volte la Lazio di Maurizio Sarri, prima in campionato sabato 29 novembre e poi in Coppa Italia giovedì 4 dicembre. Successivamente sarà la volta di Torino–Milan, in programma l’8 dicembre e Milan–Sassuolo il 14.

Svelato il segreto di Allegri per non perdere
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, Nel Milan di Massimiliano Allegri esiste una linea di confine netta tra il “con Rabiot” e il “senza Rabiot”. La sua presenza cambia il volto della squadra: numeri e prestazioni dimostrano quanto il francese sia diventato un perno imprescindibile nello scacchiere rossonero. Con lui in campo il Milan concede pochissimo e ritrova una solidità che era mancata nei suoi quasi cinquanta giorni di stop.
Ma non è solo questione difensiva: la media punti con il francese a referto è da squadra che punta decisamente allo Scudetto, 2,6 a partita. Allegri lo considera un vero e proprio amuleto, un giocatore che garantisce equilibrio, qualità e leadership in ogni zona del campo. Non sorprende che l’allenatore lo abbia voluto fortemente riportare con sé dopo l’esperienza alla Juventus e che, quando è disponibile, non lo tolga mai dal campo. Rientrato da titolare nel derby, Rabiot ha subito dimostrato quanto il suo impatto sia determinante: presenza costante, coperture intelligenti, ritmo alto. Una sicurezza.