54MILA EURO DI MULTA: nuovo scandalo scommesse | Ennesima vergogna italiana dopo i casi Fagioli e Tonali

Nicolò Fagioli(IMAGO)
Dai campi di provincia alle massime serie, il gioco d’azzardo rappresenta un pericolo costante per il calcio italiano
In Italia, il calcioscommesse non è mai lontano: dai campi dilettantistici fino alle massime serie, i pericoli legati al gioco d’azzardo sono sempre dietro l’angolo, pronti a mettere a rischio reputazioni, carriere e integrità dello sport
Come già successo a Tonali e Fagioli, due giovani centrocampisti della Nazionale che hanno dovuto allontanarsi dai campi per diversi mesi a causa di vicende legate al gioco d’azzardo, anche questa storia mette in evidenza i rischi personali e reputazionali legati al coinvolgimento in attività illegali.
Tonali e Fagioli, infatti, erano stati sospesi rispettivamente per dieci e dodici mesi per l’utilizzo di piattaforme di scommesse non autorizzate, con conseguenze significative sulla loro carriera e sulla fiducia ricevuta dai club e dai tifosi.
Questo parallelismo mostra come i problemi legati al gioco d’azzardo possano travalicare i contesti professionistici, arrivando anche al mondo dilettantistico.
Gioco d’azzardo e Premier League: il mistero delle 230 violazioni del calciatore inglese
Anche nel calcio professionistico internazionale il fenomeno delle scommesse illegali è presente, come dimostra il caso di Ivan Toney, attaccante del Brentford. Tra il 2017 e il 2021, Toney ha violato oltre 230 volte le regole della Football Association sul divieto di scommettere su partite, comprese quelle del suo club. La FA lo ha sospeso per 8 mesi e gli ha comminato una multa, riconoscendo la sua dipendenza dal gioco d’azzardo.
Come nei casi di Tonali e Fagioli, questa vicenda evidenzia le conseguenze professionali e personali derivanti dal gioco illegale, sottolineando che il rischio riguarda sia i campi dilettantistici sia quelli di alto livello.
L’ombra del gioco: un volto noto al centro dell’inchiesta di Soncino
La società di scommesse Bomberbet, con sede a Soncino (Cremona), è finita sotto processo per aver esercitato attività di raccolta scommesse senza licenza, nonostante il rigetto della richiesta di autorizzazione notificato nel settembre 2022. I controlli, condotti con la collaborazione dell’Ufficio dei Monopoli per la Lombardia, hanno rilevato violazioni penali e amministrative, con sanzioni complessive pari a 54.000 euro, soprattutto durante il flusso elevato di puntate dei Mondiali.
Tre anni prima, era stata presentata un’istanza per ottenere la licenza ex art. 88 T.U.L.P.S., poi respinta per carenza di requisiti. L’attività comunque era stata avviata, portando alla denuncia e all’avvio del procedimento giudiziario. Il legale rappresentante della società è un ex calciatore e allenatore bresciano di 63 anni, noto per la sua lunga carriera e i numerosi successi sul campo.