Stoico Henry, Dzeko super! I top e i flop di Inter-Venezia

Termina 2 a 1 la divertente sfida tra Inter e Venezia. Ospiti che sono andati in vantaggio con Henry e poi sono stati ripresi da un’Inter meno precisa del solito, ma molto agguerrita. Il Venezia ha tenuto botta ai primi in classifica per 90 minuti, ma si è poi dovuta arrendere al gol di Dzeko allo scadere. Questi, i top e i flop di Inter-Venezia.

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Top Inter

Barella 7 – Solita prestazione di corsa, tecnica e sacrificio. Reattivo sulla respinta di Lezzerini in occasione del gol del pareggio. Sostituito con un giallo pendente da Vidal negli ultimi 20 minuti.

Dzeko 6,5 – Gol vittoria ma non solo. Palle alte o basse che siano, le gestisce tutte in maniera perfetta, trovando sempre i compagni meglio posizionati. Da una sua spazzata è nato anche il gol del pareggio di Barella.

Flop Inter

Skriniar 5- Partita molto al di sotto del solito livello dimostrato in stagione. Disordinato e disattento. Perde completamente Henry in occasione del vantaggio degli ospiti.

Lautaro Martinez 5,5- Impreciso e scomposto per tutta la gara. Ha vagato a vuoto per il campo per larghi tratti della partita. Sostituito da Sanchez per gli ultimi assalti.

Top Venezia

Henry 6,5- Prestazione da eroe per il centravanti francese. Gol, duelli aerei vinti e tante palle giocate spalle alla porta per far salire i compagni. Uscito negli ultimi minuti perché a corto di energie dopo il tanto lavoro sporco.

Lezzerini 6,5- Tante ottime parate del portiere italiano. Miracoloso in diverse occasioni, ha tenuto il Venezia in partita per tutto il tempo, si è dovuto arrendere a un’incornata imprendibile di Dzeko.

Flop Venezia

Okereke 5,5- Messo in ombra dal compagno di reparto che ha fatto una partita sontuosa. Ci si aspettava di più da Okereke in fase di contropiede, ma non è mai riuscito a gestire il pallone.

Ceccaroni 5,5- Il peggiore della linea difensiva del Venezia che ha retto duramente quasi tutte le offensive dei nerazzurri. Da una sua palla persa è nato il gol del pareggio di Barella.

A cura di Alberto Ferri