Pioli prova le seconde linee, poi la decide Theo: i top e i flop di Milan-Venezia
Dopo 19 anni, il Milan – con diverse seconde linee in campo – ospita a San Siro il Venezia. Il primo tempo è un monologo dei rossoneri, che cercano in tutti i modi di sfondare il muro degli uomini di Zanetti. La difesa del Venezia è però perfetta e non concede quasi nulla. Nel secondo tempo c’è spazio per Tomori, Saelemaekers, Kessie e soprattutto Theo Hernandez, che con un gol e un assist trascina i rossoneri nuovamente in vetta alla classifica.
Top Milan
Theo Hernandez: 7. Entra e spacca la partita: una palla a rimorchio per l’1-0 di Diaz, poi il gol che chiude i conti a San Siro. In mezz’ora di gioco, regala tre punti ai rossoneri. E al fanta è listato difensore…
Brahim Diaz: 6,5. L’anno scorso ha mostrato buone cose, quest’anno sta trovando la concretezza che gli mancava. Gol decisivo e tante buone idee, e può crescere ancora.
Rafael Leao: 6,5. Il più pericoloso dei suoi, quando parte palla al piede è imprendibile. Crea tanto, ma sbaglia spesso l’ultimo passaggio. Deve essere più preciso.
Flop Milan
Alessandro Florenzi: 5,5. Si fa vedere poco e non riesce a spingere come al suo solito. Ha una buona occasione per portare in vantaggio i suoi ma non la sfrutta. Non è al meglio e si vede, dopo un’ora fa posto a Saelemaekers.
Ante Rebic: 5,5. Può fare tanto di più. Con una difesa così chiusa non riesce a trovare molto spazio. Nel primo tempo ha due chances ma spara fuori.
Top Venezia
Cristian Molinaro: 6,5. Riesce a contenere Florenzi con la sua esperienza. Ordinato e preciso non commette sbavature.
Antonio Vacca: 6. In una partita non facile, prova a impostare la manovra dei suoi. Fa bene la fase di copertura.
Mattia Aramu: 6. Davanti è il più attivo del Venezia. Ha qualità, ma è anche bravo a sacrificarsi per la squadra.
Flop Venezia
Francesco Forte: 5. Perde i duelli aerei con Gabbia e Romagnoli. Non riesce a difendere la palla e far rifiatare i suoi. In difficoltà, si fa pure ammonire.
Dor Peretz: 5,5. A fine primo tempo ha l’occasione per portare in vantaggio i suoi ma se la divora. Corre spesso a vuoto.
Mattia Caldara: 5. Ex di turno, i riflettori di San Siro non gli fanno l’effetto desiderato. Distratto.