Hellas Verona, il cambio di marcia con Tudor in panchina

L’esonero di Di Francesco, con conseguente arrivo di Tudor, ha stravolto totalmente il Verona, che è diventata una delle squadre più difficili da battere in questa Serie A.

25 Ottobre 2021

Redazione - Autore

Zero punti nelle prime tre giornate hanno condannato l’allenatore Eusebio Di Francesco ad un esonero che era apparso frettoloso agli occhi di molti, ma che ora ha convinto tutti.

Anche la cessione di Zaccagni, nell’ultimo giorno di mercato, aveva ridimensionato le aspettative su questa squadra, che ha però reagito alla grande, trovando in Simeone e Kalinic degli ottimi rimpiazzi.

Verona meno attendista e più sfacciato

Durante la gestione di Di Francesco si era visto un Verona concentrato più sulla fase difensiva che offensiva, si difendeva bassi per poi ripartire sulle fasce. Tendeva quindi più a subire la partita invece di farla, e in questa Serie A è un atteggiamento che non sempre ripaga, anzi può risultare deleterio.

Con l’arrivo di Tudor invece, si è vista una squadra che vuole comandare la partita, giocando ad un ritmo altissimo e che, anche in fase difensiva gioca con un baricentro più alto. Pressing asfissiante, tecnica di palleggio, grande sacrificio e anche un po’ di sfrontatezza sono le caratteristiche principali di questo nuovo Verona.

Il doppio palleggiatore di Tudor

In termini di formazione non ci sono stati grandi cambi. La grande differenza è a centrocampo, dove Di Francesco era solito schierare, nei due centrali, un palleggiatore tra Veloso e Ilic affiancato da un’incontrista tra Hongla e Tameze. Con Tudor la situazione è cambiata, Ilic e Veloso insieme consentono uno sviluppo della manovra più rapido e preciso, e questo consente di mantenere maggiormente il possesso palla e di imbucare con maggior precisione e pericolosità sia verso l’esterno che verso l’interno del campo.

Il secondo attacco del campionato

Con Di Francesco, in tre gare, i numeri sono di 3 goal fatti e 7 subiti. Con l’arrivo di Tudor invece, la squadra subisce ancora diversi goal (11 in 6 partite), ma è diventato il secondo miglior attacco con 21 goal. Il primo (17) contando solo le partite da quando c’è il tecnico croato in panchina.

Gli uomini chiave

In attesa di ritrovare un Lasagna in piena condizione, il Verona si gode le ottime prestazioni del neo arrivato Simeone e di un ritrovato Kalinic. I due, alternandosi, stanno trascinando il Verona in questo campionato. 6 goal per l’attaccante argentino e 2 per il centravanti croato in stagione.

A cura di Alberto Ferri

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