Atalanta, Gasperini: “Scamacca? Ha giocato bene, deve sorridere. Lookman può diventare un riferimento”

L'intervista di Gian Piero Gasperini al termine dell'ottavo di finale di Europa League tra Sporting e Atalanta: le dichiarazioni

6 Marzo 2024

Sofia Silveri - Autore

Gian Piero Gasperini ha parlato nella consueta intervista post partita al termine di Sporting CP-Atalanta. La sfida di andata è terminata sul risultato di 1-1. Le sorti dei nerazzurri non sono ancora definite, bisognerà aspettare la gara di ritorno di Europa League che avrà luogo giovedì 14 marzo. In vista del secondo atto, l’allenatore della Dea ha analizzato la prestazione della sua squadra.

gasperini atalanta

Sporting CP-Atalanta, l’intervista post partita di Gasperini

L’allenatore dell’Atalanta ha così esordito: “Per com’è andata la partita e per il numero di occasioni clamorose create resta un pizzico di rammarico. Il risultato è comunque positivo e ci giocheremo la qualificazione in casa. Scamacca? Ha giocato mentalmente libero, è stato anche sfortunato su una parata del portiere e nell’occasione di una palla rubata in area avversaria. Ha giocato bene, l’importante è che lui sorrida”.

Gianluca Scamacca Atalanta

Poi, ha continuato sulle recenti prestazioni in campionato e su Lookman: “Abbiamo ottenuto un punto col Milan dopo una serie di vittorie consecutive. Nonostante il risultato troppo largo, ci stava perdere con l’Inter. Contro il Bologna è andata male perché avevamo giocato bene, ma abbiamo perso. Vediamo tutti le potenzialità e la velocità di Lookman, però bisogna ammettere che un tempo non giocava così offensivo. Segnava 6/7 gol all’anno, mentre adesso è rapido, bravo nel dribbling, forte perfino di testa. Lo sprono perché ogni tanto si nasconde dal gioco, invece io credo che quando si avvicina all’area possa diventare un calciatore di riferimento per la nostra squadra”.

Gasperini Atalanta

Infine, Gasperini ha concluso soffermandosi sul gol subito e sull’atteggiamento della squadra: “Il gol subito è figlio di varie cose: siamo usciti fuori lasciando un buco rimediabile. Tuttavia, noi li abbiamo messi in difficoltà quando li abbiamo aggrediti in alto, infatti la nostra rete nasce da una situazione tattica simile. Ti rendi conto in campo che in alcune partite, ad esempio contro il Milan, negli ultimi minuti devi stringere i denti e resistere al forcing dell’avversario. Oggi, invece, fino all’ultimo abbiamo tentato di vincere e questo è sintomo di personalità e maturità. Ho un gruppo di ragazzi in crescita. Soprattutto in attacco quando metti qualità sei favorito per il successo”.

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