Qatar 2022, la top 11 dei giocatori più anziani

Partecipare a un Mondiale è il sogno di qualsiasi bambino nel mondo che inizia a giocare a calcio già dalla piccola età. In molti riescono a farlo da giovanissimi, altri devono aspettare un periodo più maturo della loro carriera. C’è invece chi arriva a esordire sin da ragazzo, per poi esibirsi in palcoscenici del genere anche con il passare degli anni. È il caso dei Benjamin Button del calcio, giocatori che, avvicinandosi al termine della carriera, risultano ancora splendenti e decisivi. Di seguito la top 11 dei giocatori più anziani che prenderanno parte ai Mondiali in Qatar 2022.

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Qatar 2022, la top 11 dei più anziani

ALFREDO TALAVERA, 40 anni (Messico) – Il portiere messicano è il più anziano giocatore di questo Mondiale, con i suoi 40 anni. Non è alla prima esperienza nella competizione, dato che era stato convocato nel 2014 e nel 2018. In nessuno dei due casi, però, è riuscito a mettere in campo minuti, venendo oscurato da un monumento come Ochoa.

DANI ALVES, 39 anni (Brasile) – È uno dei giocatori più vincenti della storia del calcio, ma non intende ritirarsi prima di aver lottato fino all’ultimo per la vittoria del Mondiale con il suo Brasile. Dopo le esperienze al Barcellona, alla Juventus e al PSG adesso gioca in Messico, ma la mentalità è sempre quella dei grandi appuntamenti.

THIAGO SILVA, 38 anni (Brasile) – Il centrale del Chelsea è un’altra colonna portante dei verdeoro, vista la sua esperienza internazionale. Si candida a un Mondiale da assoluto titolare e capitano, con l’obiettivo di poter alzare il trofeo dopo 20 anni.

PEPE, 39 anni (Portogallo) – Nonostante l’età non più rosea, l’ex Real Madrid è ancora un leader della retroguardia portoghese. La sua duttilità, inoltre, gli permette di poter essere impiegato come centrale ma anche come terzino, dando opportunità maggiori al CT Santos.

YUTO NAGATOMO, 36 anni (Giappone) – Il terzino ex Inter era sparito dai radar dopo l’addio al calcio italiano e il ritorno in patria. Nagatomo però c’è ancora, e si prepara a rappresentare il suo paese con umiltà ed esperienza.

BRYAN RUIZ, 37 anni (Costa Rica) – Insieme a Keylor Navas e Campbell è uno dei ragazzi della generazione d’oro costaricana, riusciti nell’impresa di arrivare fino ai quarti di finale nel Mondiale del 2014. Adesso l’età è avanzata, ma il talento continua a esserci e chissà che non possa ripetere l’impresa.

LUKA MODRIC, 37 anni (Croazia) – Il pallone d’oro 2018, dopo la finale persa in Russia è ancora al centro delle rotazioni croate, visto il suo immenso carisma e modo di giocare. Ancora una volta sarà il perno dei biancorossi e, anche se complicato, proverà a replicare le gesta che gli sono valse il premio di miglior giocatore nella scorsa edizione.

ATIBA HUTCHINSON, 39 anni (Canada) – I canadesi, oltre a nomi altisonanti come quelli di Davies e David, presentano leader silenziosi che sono riusciti a trascinare la nazionale negli ultimi anni. Uno di questi è di sicuro Hutchinson, 39enne in forza al Besiktas che farà da perno in mediana.

DRIES MERTENS, 35 anni (Belgio) – L’ex Napoli è il giocatore meno anziano in questa lista, visti i suoi 35 anni. Nonostante la nuova avventura in un campionato meno in risalto come quello turco, il CT Martinez lo ha chiamato per la spedizione, dandogli così l’ultima possibilità di alzare il trofeo tanto ambito.

OLIVIER GIROUD, 36 anni (Francia) – Il centravanti francese sembra aver trovato una seconda giovinezza in maglia Milan, come dimostrano le prestazioni e i gol pesanti. È riuscito, soprattutto, a non perdere la nazionale con cui ha trionfato nel 2018 da titolare, e chissà che vista l’assenza di Benzema non possa diventare un punto di riferimento.

CRISTIANO RONALDO, 37 anni (Portogallo) – Il fuoriclasse portoghese si presenta alla manifestazione non nelle migliori condizioni mentali possibili. Nonostante questo, però, è pur sempre CR7 e di sicuro nella sua last dance in questa competizione darà tutto.

TOP 11 (4-4-2): Talavera; Dani Alves, Thiago Silva, Pepe, Nagatomo; Ruiz, Modric, Hutchinson, Mertens; Giroud, Ronaldo.

A cura di Alessandro Mammana