Inter, Marotta: “Non c’era spazio per Dybala. Bremer? Fa parte del gioco”

L'intervista di Beppe Marotta sul mercato dell'Inter, dal ritorno di Lukaku al mancato arrivo di Dybala e Bremer

Giuseppe Marotta Inter
22 Luglio 2022

Redazione - Autore

Beppe Marotta ha rilasciato un’intervista ai microfoni di DAZN: tema chiave, inevitabilmente, il mercato dell’Inter. Nelle ultime settimane sono arrivati diversi colpi importanti, su tutti il ritorno di Romelu Lukaku. Poi, è stato il turno anche di Mkhitaryan, arrivato a parametro zero, e Asllani e Bellanova, due acquisti di prospettiva per la mediana e la fascia.

Peggio invece è andata con Paulo Dybala e Gleison Bremer. I due sono stati a lungo obiettivi dei nerazzurri ma, per motivi diversi, entrambi si sono accasati altrove. L’argentino ha firmato con la Roma; il difensore brasiliano, invece, è un nuovo giocatore della Juventus. Nell’intervista, Marotta ha parlato anche delle ragioni che hanno portato gli affari a sfumare.

Inter, l’intervista di Marotta

L’ad nerazzurro ha iniziato parlato del ritorno del bomber belga a Milano, un’operazione che a molti sembrava impossibile: “Sono quelle pagine belle del mondo del calcio. È stata una di quelle situazioni con una coincidenza di fattori che hanno reso possibile il ritorno. L’ho ritrovato ancora più leader di prima”. 

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Sy Dybala ha aggiunto: “L’avevo detto in tempi non sospetti, eravamo e siamo a posto nel settore offensivo. Non c’era spazio, non perché non è un giocatore di valore ma perché non c’era necessità”.

Oltre all’argentino, i nerazzurri hanno visto sfumare anche Bremer. Il difensore dopo essere stato corteggiato per mesi dall’Inter ha invece firmato per la Juve: “È un grande giocatore – ha ammesso Marotta, evidentemente i nostri condizionamenti legati agli equilibri economici finanziari non ci hanno permesso di arrivare a una conclusione. Quando arrivano offerte molto distanti dalla nostra è giusto che venditore e giocatore facciano la loro scelta”. 

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È sfumata un’opportunità ma devo essere sincero: i manager hanno l’obbligo di tentare a intraprendere strade che portano a conclusione negative. Fa parte del gioco, bisogna apprezzare la perseveranza”, ha concluso Marotta.

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