Juventus, Tudor: “Non vedo stanchezza, solo entusiasmo”

Igor Tudor, allenatore Juventus (imago)
Ecco le parole di Igor Tudor nella conferenza stampa pre partita in cui ha analizzato la gara tra Juventus e Wydad Casablanca
Dopo aver ottenuto la riconferma sulla panchina bianconera Igor Tudor è riuscito anche a far partire col piede giusto la sua Juventus nel Mondiale per Club.
La netta vittoria per 0-5 contro l’Al-Ain ha infatti dato slancio a Yildiz e compagni che ora avranno l’opportunità di assicurarsi il passaggio alla fase ad eliminazione diretta già vincendo contro il Wydad Casablanca.
Una vittoria che sarebbe importante anche per evitare dover giocare l’ultimo match del girone col Manchester City senza il peso di giocarsi l’accesso al turno successivo.
Andiamo dunque ad ascoltare le parole di Igor Tudor nella conferenza stampa pre partita che ha preceduto il match fra Juventus e Wydad Casablanca.
Le parole di Igor Tudor
L’allenatore ha iniziato dicendo: “Affronteremo un avversario diverso, in un orario diverso. Il Wydad è una squadra di qualità e dovremo dare tutto per novanta minuti. Il caldo? Sì, sarà un fattore, ma vale per entrambe le squadre. Una volta in campo, va dimenticato: conta solo concentrarsi su ciò che dobbiamo fare. Ogni partita è unica, anche contro il City il Wydad ha dimostrato pericolosità, quindi non vanno fatti paragoni: ogni gara ha una storia a sé“.
Ha poi continuato: “Vedo una squadra piena di entusiasmo, senza segni di stanchezza. Contro l’Al-Ain l’approccio è stato quello giusto, frutto del lavoro quotidiano. Mi sono trovato bene fin dal primo giorno e sento una bella energia, sia tra i giocatori che all’interno del club. C’è voglia di fare grandi cose, com’è nella storia di questa società. La presenza di John Elkann è costante e positiva: sa come farsi sentire, con equilibrio e le parole giuste. Il suo discorso a Torino ha dato motivazione a tutti“.

La conferenza stampa dell’allenatore bianconero
Tudor ha proseguito: “Qualificarsi in anticipo sarebbe bello, ma non possiamo fare calcoli. Bisogna pensare una partita alla volta. In un torneo come questo ci sono sempre sorprese, e il nostro compito è non diventare una sorpresa in negativo. Questo dipende da me e dai giocatori. È troppo presto per fare bilanci, abbiamo giocato solo una gara. L’ottimismo va costruito giorno dopo giorno“.
Ha poi concluso: “Non mi interessa guardare troppo avanti. Non penso al traguardo, ma a ciò che dobbiamo fare allenamento dopo allenamento. Il presente è ciò che conta. Dal passato si impara, ma il futuro si costruisce con il lavoro quotidiano. Ogni dettaglio oggi può fare la differenza domani“.