Juventus, Alberto Costa: “Possiamo vincere il Mondiale per club. E sui primi mesi alla Juventus…”

Alberto Costa, difensore della Juventus (imago)
Alberto Costa ha rilasciato alcune dichiarazioni, soffermandosi su diversi aspetti legati alla Juventus e al nuovo allenatore Igor Tudor
La Juventus sta affrontando con determinazione e brillantezza il Mondiale per Club, dove rappresenta l’Italia insieme all’Inter. I bianconeri hanno iniziato la competizione con il piede giusto, imponendosi nettamente nelle prime due sfide del torneo.
Nel match d’esordio, la formazione di Igor Tudor, ha travolto l’Al-Ain con un sonoro 5-0, mostrando un gioco fluido e cinico. Ancora più convincente è stata la prestazione contro il Wydad Casablanca, battuto 4-1, a conferma di un buon stato di forma.
Tra le sorprese più interessanti di questo avvio c’è senza dubbio Alberto Costa. Il difensore, impiegato titolare in entrambe le sfide, ha disputato tutti i 90 minuti contro l’Al-Ain fornendo due assist decisivi, e ha poi giocato 72 minuti contro il Wydad, confermandosi elemento prezioso nello scacchiere di Tudor. Con il suo dinamismo e la sua visione di gioco, Alberto Costa si sta ritagliando un ruolo da protagonista in un contesto internazionale di altissimo livello.
È stato proprio il difensore bianconero a rilasciare alcune dichiarazioni, soffermandosi su diversi aspetti riguardanti la Juventus e il nuovo allenatore Igor Tudor.
Le dichiarazioni di Alberto Costa
Alberto Costa, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni soffermandosi inizialmente sul suo arrivo alla Juventus: “Quando sono arrivato alla Juventus, l’inizio non è stato dei più facili ma ho sempre sentito la vicinanza e il sostegno dei miei compagni e di tutto l’ambiente bianconero. Questo supporto mi ha dato la motivazione per continuare a impegnarmi. Avevo bisogno di un po’ di tempo per adattarmi, ma ero consapevole che, prima o poi, sarebbe arrivata anche per me l’occasione di dimostrare il mio valore. Così mi allenavo con costanza e dedizione ogni giorno, con l’obiettivo di farmi trovare pronto quando sarebbe stato il momento giusto. Coloro che mi hanno aiutato di più ad ambientarmi sono stati Conceição, Douglas Luiz e Bremer, soprattutto perché parliamo la stessa lingua. Tuttavia, devo dire che l’intero gruppo si è dimostrato molto accogliente. Siamo una squadra compatta, ci diamo una mano sia in campo che fuori. È un motivo d’orgoglio per me far parte di una società così importante. Sto studiando l’italiano: al momento riesco a comprenderlo abbastanza bene, anche se ho ancora qualche difficoltà nell’esprimermi. Per questo, con Tudor capita a volte di parlare in inglese. Mi auguro di riuscire a padroneggiare meglio la lingua nella prossima stagione.”
Ha poi continuato parlando della differenza tra Thiago Motta e Igor Tudor: “Tudor ha un’idea di calcio diversa rispetto a quella di Thiago Motta, sia nella fase difensiva che in quella offensiva. Sto cercando di adeguarmi il più possibile al suo stile di gioco. Tudor richiede che ci sia sintonia con il resto della squadra in ogni aspetto: dalla tecnica, alla mentalità competitiva, fino alla fase d’attacco. Io sto lavorando duramente per crescere e migliorare sotto ogni profilo.”

Le parole del difensore bianconero
Il difensore bianconero ha poi proseguito l’intervista parlando del suo esordio all’Allianz Stadium e del Mondiale per Club: “La prima volta che sono entrato in campo all’Allianz Stadium ho sentito un po’ di pressione, ma adoro affrontare la tensione che deriva dal giocare in un club così prestigioso. Quando il mio agente mi ha comunicato l’interesse della Juventus, non ho avuto dubbi nel dire subito sì. Al Mondiale per Club ho avuto più occasioni di mettermi in mostra rispetto ai miei primi tempi in maglia bianconera. Puntiamo decisi a vincere il Mondiale per Club. Abbiamo disputato due partite di alto livello e in competizioni così tutto può succedere, ma la chiave è presentarsi in campo con la mentalità di voler vincere ogni partita. La prossima sfida contro il Manchester City sarà fondamentale, così come lo sono state tutte le gare precedenti: indossare la maglia della Juventus significa entrare in campo per lottare sempre per la vittoria. Il nostro obiettivo è sollevare trofei, quindi non importa chi avremo di fronte.”
Ha concluso raccontando chi sono i suoi idoli nel mondo del calcio, soffermandosi inoltre sul paragone con Cancelo: “I miei idoli di infanzia sono stati Cristiano Ronaldo e Dani Alves. Crescendo, seguivo spesso Cancelo in televisione mentre giocava. Anche se abbiamo stili diversi, mi ispiro a lui, soprattutto perché ha contribuito in modo decisivo ai successi della Juventus.”