Fiorentina, Italiano: “Lopez? Ci serviva per il palleggio”

Nel post-partita di Juventus-Fiorentina, valida per la 31ª giornata di Serie A, Vincenzo Italiano ha rilasciato un'intervista

Italiano Fiorentina
7 Aprile 2024

Alessandro Gotter - Autore

Juventus e Fiorentina si sono affrontate nella serata di domenica 7 aprile. La partita è valida per la 31ª giornata del campionato di Serie A. Al termine della sfida dell’Allianz Stadium, i protagonisti delle due squadre sono stati intercettati in zona mista per rilasciare dei commenti sulla gara. Lo ha fatto anche l’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Italiano, che ha analizzato la prestazione dei suoi giocatori nella consueta intervista post-partita.

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L’intervista di Italiano nel post-gara di Juventus-Fiorentina

Vincenzo Italiano ha subito parlato dello scontro di oggi contro i bianconeri: “Troppo rispetto all’inizio per questa Juve: troppo timidi e non tanto bravi a palleggiare. Con Maxime Lopez l’intento era di aumentare il palleggio. Ennesimo 1-0 qui all’Allianz, e in tutti i 3 anni usciamo con un po’ di rammarico. Ripartiamo da questo secondo tempo. Dobbiamo cercare di fare qualcosa di diverso rispetto a quello che abbiamo fatto nei primi 20 minuti“.

Poi ha proseguito analizzando i difetti della Fiorentina in questa gara: “Loro hanno fisicità, sono forti sulle gambe e fisicamente. Avevamo poca velocità nel fare girare la palla e li facevamo arrivare su tutti i corpo a corpo. Nel secondo tempo è mancata la stoccata vincente. Siamo arrivati 4/5 volte vicini al pareggio. Dobbiamo aggiungere qualche altro modo di attaccare e qualche movimento per creare pericolo a queste squadre che decidono di difendersi e basta. In questo mese e mezzo cercheremo di trovare altre soluzioni“.

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Infine ha concluso: “Credo che in queste 148 partite siano state poche le volte che di mia spontanea volontà non abbia messo in campo la stessa formazione. Se non è arrivato il risultato oggi non credo che sia a causa di due che non hanno giocato la partita precedente. La squadra non perde la sua identità, ma spesso manchiamo per qualche dettaglio, che può essere una chiusura dietro o una giocata negli ultimi metri. Arrivare ad avere 27 giocatori a disposizioni è un buon risultato“.

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