Italia, le 4 differenze nelle convocazioni di Spalletti e Mancini

Spalletti ha diramato la lista dei convocati e sabato 9 settembre farà il suo esordio con l'Italia: le 4 differenze con le scelte di Mancini

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6 Settembre 2023

Sofia Silveri - Autore

La “nuova” Italia di Luciano Spalletti si appresta a scendere in campo per la prima volta il 9 settembre alle ore 20:45 contro la Macedonia del Nord. In seguito, il 12 settembre gli Azzurri affronteranno l’Ucraina. Per disputare queste due partite Spalletti ha fatto le sue valutazioni e ha scelto i 29 convocati per gli impegni di qualificazione dell’Italia agli Europei 2024. Dalla lista emergono diverse novità: la prima convocazione di Casale, alcuni rientri, pochi “giovani” e 3 assenze illustri, quelle di Jorginho, Leonardo Bonucci e Marco Verratti. Vediamo, dunque, nel dettaglio cosa cambia rispetto alla squadra di Mancini.

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Italia, le novità di Spalletti tra i convocati

La prima novità assoluta è l’assenza di alcuni elementi che erano fondamentali per Mancini. Infatti, nella lista di Spalletti risultano assenti Bonucci, Jorginho e Verratti. Il nuovo Ct della Nazionale ha scelto di rinnovare la rosa e di mettere da parte i veterani per dare spazio a dei nuovi ingressi. Lui stesso, però, ha detto che al momento era impensabile convocarli dati i pochi minuti fatti.

Tra le novità c’è Nicolò Casale, che ha trovato la sua prima convocazione in Nazionale. Le sue prime presenze in azzurro, infatti, sono tre e risalgono al 2019 e al 2020, ma con l’Under 21. Poi, superata l’età delle giovanili, è stato del tutto messo da parte. Sarà un ottimo palcoscenico per il classe 1998, che lo scorso anno ha fatto parte della seconda miglior difesa del campionato insieme ad Alessio Romagnoli e compagni.

romagnoli lazio

Il caso di Romagnoli, invece, è diverso. Infatti, era stato inserito in rosa da Mancini per le partite di marzo 2023. Inoltre, a Ta’ Qali, l’ex rossonero era rimasto in campo per l’intero match offrendo un’ottima prestazione contro un avversario evidentemente modesto. Rimanendo in casa Lazio, c’è anche il caso Zaccagni. Il numero 20 biancoceleste, prima di Spalletti, non riceveva una convocazione in Nazionale da marzo 2022, in seguito alla Finalissima contro l’Argentina (match tra i vincitori degli Europei e quelli della Copa America). Invece, Provedel e Immobile militavano tra gli Azzurri anche quando c’era Mancini, la differenza è che l’attaccante (data l’assenza di Bonucci) potrebbe addirittura indossare la fascia da capitano nei prossimi match.

Oltre al ritorno di Zaccagni, ritroviamo tra i convocati Locatelli, Mancini e Biraghi. Infatti, la loro ultima chiamata in Nazionale risale a giugno 2022. Per quanto riguarda il centrocampista della Juventus, i rapporti con l’ex CT si erano incrinati, come detto dallo stesso giocatore in conferenza. Ora è di nuovo pronto a fare bene con i colori della Nazionale italiana.

Un’altra nota che non passa inosservata sono i pochi giovanissimi convocati da Spalletti. Infatti, Mancini era conosciuto anche per aver chiamato molti esordienti. In totale, 57 debutti da maggio 2018. Tra i più giovani ricordiamo Zaniolo, Pafundi, Pellegri, Buongiorno, Gatti e Scalvini.

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