Inter, Lautaro: “Ho avuto un problema alla caviglia, non è stato il Mondiale che mi aspettavo”
Il sogno di ogni bambino che tocchi un pallone è giocare un Mondiale, ma vincerlo è una sensazione ancor più gradita. Si stanno ultimando in questi giorni le celebrazioni dell’Argentina per la coppa vinta, dopo un percorso emozionante. Tra i campioni del mondo, c’è anche Lautaro Martinez, attaccante dell’Inter partito titolare e sceso pian piano nelle gerarchie di Scaloni. Lo stesso Lautaro Martinez, prima di tornare all’Inter, è passato nel suo paese natale, Bahia Blanca, dove in una conferenza stampa ha raccontato di aver convissuto con dei problemi fisici durante il Mondiale. Di seguito un estratto delle sue parole.
Inter, le parole di Lautaro Martinez in conferenza stampa
Nonostante la vittoria del Mondiale, il Toro si aspettava sicuramente qualche minuto in più all’interno della competizione, immaginandosi magari protagonista dell’Albiceleste. Sono arrivati, invece, 0 gol e partenze spesso da subentrato, con Julian Alvarez nell’undici titolare. Nonostante ciò, Martinez si è rivelato decisivo nei quarti di finale, segnando nella lotteria dei rigori contro l’Olanda, e in finale, subentrato nei tempi supplementari. Ovviamente, però, non può che essere contento del risultato ottenuto, e lo ha anche manifestato in conferenza: “La sensazione è unica, mi godrò tutto questo per molto tempo” – ha detto – “Abbiamo fatto tanti sacrifici, anche stando lontano a lungo dalla famiglia. Non è stato il Mondiale che mi aspettavo, avevo un problema alla caviglia e non ho giocato sereno. Ma ho fatto di tutto per aiutare i miei compagni”.
Potrebbe dunque essere questo il motivo delle sue panchine iniziali e dei pochi minuti giocati; come da lui stesso affermato, però, non è mai mancata la fame e lo spirito combattente per i compagni, mezzo che ha portato i sudamericani a vincere.
Il Mondiale di Lautaro
La sua Coppa del Mondo era iniziata bene, essendo arrivato in Qatar con il ruolo di 9 ben saldo. Debutto contro l’Arabia Saudita con 2 gol annullati e un paio di occasioni sprecate, non il miglior modo di esordire, soprattutto vista la sconfitta. Contro il Messico, alla seconda, altri 60 minuti in ombra prima dell’ingresso di Alvarez, rivelatosi subito decisivo. Da lì, l’attaccante del Manchester City si impossessa del posto da titolare, non lasciandolo mai più. Per il 22 solamente 12 minuti contro la Polonia e 20 contro l’Australia, in cui si divora due gol riaprendo di fatto la partita per i Socceroos.
Ai quarti, poi, prova a cambiare la musica. L’ex Racing gioca tutti i supplementari arrivando alla lotteria dei rigori da quinto, e segnando quello decisivo per il passaggio alle semifinali; una serata da eroe nazionale, ma i problemi fisici non vanno via. Ecco che allora contro la Croazia sta 90 minuti in panchina, entrando invece solo ai supplementari contro la Francia. Un Mondiale quindi vinto dal Toro, ma con prestazioni al di sotto delle aspettative. Ora alcuni giorni di recupero nella sua Bahia Blanca, con l’Inter che lo aspetta per dare avvio al piano scudetto.