Inghilterra, Southgate: “Non giocheremo per difenderci. Sterling…”

L’Inghilterra è chiamata al test più difficile di questo suo Mondiale in Qatar fino ad ora. La nazionale inglese è arrivata ai quarti di finale della manifestazione superando agevolmente il gruppo B, con Stati Uniti, Galles ed Iran. Agli ottavi di finale, gli inglesi hanno regolato 3-0 il Senegal e si sono regalati il pass per la sfida contro la Francia. I campioni del Mondo in carica sono tra quelli che hanno destato le impressioni migliori, con il Brasile. Sicuramente la sfida è impegnativa, ma il commissario tecnico non ha dubbi sulle chance della sua Nazionale contro al Francia. Southgate, in conferenza stampa, ha anche voluto parlare della situazione di Sterling e della sua disponibilità per la gara dell’Inghilterra.

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“Non ha senso scendere in campo in una partita come questa e pensare a coprirsi. Siamo convinti di poter causare problemi con il nostro gioco e intendiamo farlo“. In poche e semplici parole, il commissario tecnico dell’Inghilterra ha voluto mostrare tutta la grinta e la determinazione dei suoi.

“Se a Russia 2018 avessimo giocato con la Francia avremmo potuto parlare di una buona partita, ma sinceramente non avevamo alle spalle prestazioni, esperienze di grandi serate che potessero davvero darci la fiducia che avremmo potuto vincere. Ora abbiamo avuto tante di quelle notti magiche e sappiamo che in questa fase le partite saranno tutte molto equilibrate. Siamo però certi di avere le qualità per vincere la partita“. Southgate è sicuro, la sua Inghilterra ha acquistato credibilità in questi anni, e vuole dimostrarlo in campo.

Il commissario tecnico dell’Inghilterra concluso parlando di Sterling. La sua presenza è indubbiamente un tema di questa sfida. Il calciatore del Chelsea ha dovuto lasciare il Qatar per un bruttissimo episodio avvenuto in famiglia. “Dovremo valutarlo. Ha perso molto allenamento e ha fatto due lunghi voli. Non è ovviamente una buona preparazione per una partita di questo calibro. Vedremo come sta. Ha sentito, giustamente, il bisogno di sostenere la sua famiglia e di essere lì per loro. È stata una decisione semplice per me: devo supportare il giocatore. Ci sono momenti per ogni individuo in cui la famiglia diventa più importante, lo sostengo da sempre. Ovviamente voglio avere i migliori giocatori disponibili e voglio vincere la partita sempre. Come manager, però, devi riconoscere che ci sono alcuni momenti nella vita delle persone che sono più importanti“.