Fiorentina, Galloppa: “Per caratteristiche giochiamo meglio con due punte. Piccoli sta lavorando per migliorare sotto porta”

Daniele Galloppa, allenatore Fiorentina (credits: Martina Cutrona)
Le dichiarazioni dell’allenatore ad interim della Fiorentina Daniele Galloppa nell’intervista dopo la partita contro il Mainz
Si è da poco conclusa la sfida valida per la terza giornata della Conference League 2025/26 tra Mainz e Fiorentina. Era una partita molto importante per entrambe, visto che tutte e due le squadre hanno vinto le prime due partite della competizione.
La partita è finita 1-2: al vantaggio di Sohm hanno risposto le reti di Hollerbach e Lee per i padroni di casa.
Al termine della gara, l’allenatore ad interim della Fiorentina Daniele Galloppa – al suo esordio sulla panchina viola – ha rilasciato la consueta intervista post-partita, nella quale ha analizzato la prestazione della sua squadra.
Di seguito le parole di Galloppa.
Fiorentina, l’intervista di Galloppa
Galloppa ha esordito così: “Portare a casa il risultato positivo era fondamentale, all’ultimo fa ancora più male. Le occasioni le abbiamo avute, dovevamo metterla sul 2-0. I ragazzi hanno voglia di reagire, sono delusi e tristi. In due giorni chiedere di più era difficile, abbiamo sbagliato tanto tecnicamente: abbiamo creato ma può succedere anche questo”.
Successivamente, si è soffermato sul momento di Roberto Piccoli: “Sta lavorando tanto per migliorare sotto porta, ma c’è anche l’aspetto emotivo. Il gol sarebbe stato importante per lui e per la squadra, ma non ci regala niente. Bisogna rimboccarsi le maniche per uscire da questo momento”.

Le parole dell’allenatore viola
L’allenatore della Fiorentina ha poi proseguito così: “Nella prima ora si è visto l’atteggiamento, ma dobbiamo migliorare nella fase di possesso. Quando siamo passati a 4 dietro un po’ di vantaggi li abbiamo avuti, poi nell’allungarsi della partita siamo calati. Sul secondo gol ci siamo fatti anticipare”.
Ha concluso dicendo: “Per caratteristiche siamo legati a giocare con due punti, a centrocampo stare a 3 probabilmente regge di più il ritmo e fisicamente”.