Cioffi saluta l’Udinese: futuro a Verona? Come cambierebbero i gialloblù

Cioffi ha salutato l'Udinese con una lettera: ora ci sarà il Verona nel suo futuro? Come potrebbero giocare i gialloblù sotto la sua guida

Cioffi Hellas Verona
26 Maggio 2022

Andrea Molinari - Autore

Gabriele Cioffi saluta l’Udinese: promosso dai friuliani lo scorso 7 dicembre per sostituire il suo “boss” Luca Gotti in panchina, non proseguirà la sua avventura con i bianconeri. In 22 partite di Serie A ha collezionato 31 punti (una media di 1,41 punti per gara), allontanando la squadra dalla zona calda della classifica e portandola ad una salvezza tranquilla con tanti bei risultati.

Il suo futuro, però, non sarà più in Friuli. L’allenatore, il cui contratto scadrà il prossimo 30 giugno, non rinnoverà e oggi con una lettera, pubblicata sul giornale di Udine, ha salutato il club: “Sei mesi tutti di un fiato, la grande occasione. Grato a società, dirigenti e alla tifoseria, nuovamente orgogliosa e fiera dei veri protagonisti: i ragazzi. Udine città di qualità umana e sociale in una terra che ho imparato a scoprire e amare come il Friuli“.

Cioffi, futuro al Verona?

Nel suo futuro potrebbe esserci il Verona, nel caso in cui Igor Tudor dovesse risolvere in anticipo il contratto con l’Hellas, in scadenza a giugno del 2023. Ma come potrebbero giocare i gialloblù sotto la sua guida? Il club di Setti, abituato ormai da tre stagioni al 3-4-2-1, partirebbe di nuovo con la difesa a 3, privilegiata dall’allenatore toscano, ma a centrocampo e in attacco potrebbe cambiare qualcosa.

Cioffi Udinese

La squadra sarebbe impostata sul 3-5-2, modulo di Cioffi, sacrificando così i trequartisti per dare più spazio a giocatori d’interdizione come Tameze e Hongla, supportati dai più tecnici Veloso e Ilic. Questo perché il futuro di Barak è tutto da scrivere. In caso di cessione rimarrebbero nel duo d’attacco Caprari e Simeone (che deve ancora essere riscattato), con Lasagna come sostituto. Ma non è da escludere che l’ex Udinese possa proseguire con le stesse tattiche di quelli che potrebbero essere i suoi predecessori, Tudor e Juric.

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