Bernardeschi: “Juve, volevo giocare da numero 10. Chiesa-Mbappé? Vi dico la mia”

Federico Bernardeschi ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Bianconera in cui parla della Juventus e anche di Chiesa

21 Dicembre 2022

Redazione - Autore

La Juventus, nonostante l’inizio di stagione molto sottotono, era stata una delle squadre più in forma della Serie A prima della lunga pausa per il mondiale in Qatar 2022. A gennaio Massimiliano Allegri e i suoi ragazzi sperano di poter continuare la striscia positiva: il primo appuntamento sarà mercoledì 4 gennaio 2023 contro la Cremonese. Inoltre il club spera di aver recuperato tutti, o quasi, per ricominciare al meglio. Intanto ha parlato proprio della Juventus Federico Bernardeschi in un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Bianconera. Di seguito le sue parole.

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L’intervista di Federico Bernardeschi

Federico Bernardeschi, adesso in MLS al Toronto, ha parlato in un’intervista ai microfoni di Radio Bianconera. L’ex bianconero ha iniziato parlando della situazione della Juventus in questa prima parte della stagione: “In campionato la Juventus non sta andando male, ha recuperato rispetto le prime partite, però credo nella rimonta, questa è una squadra che ha un qualcosa in più rispetto alle altre, vedremo”.

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Ha poi continuato parlando del suo ruolo alla Juventus in questi anni: Allegri probabilmente è l’allenatore con cui mi sono trovato meglio, è stato il primo poi, ma con gli altri andavo comunque d’accordo. Io nasco da numero 10 e avrei voluto fare quello alla Juventus, ma per varie dinamiche, prettamente della squadra, ciò non è stato possibile”

Chiesa Juventus

Infine ha concluso esprimendo un suo pensiero sul suo amico Chiesa e su Adrien Rabiot, che sta pian piano mostrando tutte le sue qualità tecniche: “Federico riuscirà a tornare bene, ha bisogno di tempo. Il paragone con Mbappé non fa bene, quello è un marziano e poi sono differenti secondo me, Chiesa è comunque un grandissimo giocatore. Adrien è sempre stato un grande giocatore non si viene a scoprire solo ora. Spesso le persone danno giudizi affrettati, un po’ come successe con me, ma le caratteristiche di Rabiot al mondo le hanno veramente in pochi. È un giocatore unico”.

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