Home » Fantacalcio News » Arsenal, Ramsdale: “Mia moglie ha avuto un aborto spontaneo, Arteta è stato fantastico con me”

Arsenal, Ramsdale: “Mia moglie ha avuto un aborto spontaneo, Arteta è stato fantastico con me”

Aaron Ramsdale, portiere dell’Arsenal, si è raccontato in una lettera a “The Players’ Tribune”. Ciò che emerge maggiormente dalle sue parole è l’aspetto più umano del giovane. Spesso, i calciatori vengono considerati come se fossero dei supereroi e loro stessi cercano di mostrarsi come tali, un esempio di questo è la nuova esultanza di Messi. Ramsdale, invece, si è mostrato per ciò che è, raccontando anche momenti difficili della sua vita e focalizzandosi, inoltre, sul rapporto con l’allenatore dell’Arsenal, Arteta.

Arsenal, la lettera di Ramsdale e le belle parole per Arteta

In un passaggio della lettera, Ramsdale racconta un episodio della sua vita privata che lo ha molto segnato: “Ci sono questioni della nostra vita personale che i tifosi non sanno. Dopo il Mondiale io e mia moglie abbiamo scoperto di aspettare un bambino. Arteta mi ha concesso qualche giorno libero in più, così siamo andati in vacanza. Sono stati i giorni più belli della nostra vita, ma durante il viaggio di ritorno mia moglie ha avuto un aborto spontaneo. Non so descrivere il dolore che abbiamo provato.”

Ramsdale continua nella lettera focalizzandosi sull’importanza di avere un allenatore forte e al contempo comprensivo: “Un volta arrivati a Londra lo abbiamo detto solamente ai nostri familiari, ai miei compagni di squadra e ad Arteta. Il mister è stato fantastico. In piena corsa al titolo, mi ha chiesto se avevo bisogno di tempo. Inoltre, si è accertato che io e la mia famiglia stessimo bene. Ecco, questo è ciò che io definisco manager.”

arsenal ramsdale arteta

Infine, il portiere della Nazionale inglese racconta del rapporto con l’allenatore dell’Arsenal:Non sempre abbiamo la stessa visione. A volte, abbiamo avuto discussioni sul calcio. Ciò che lo contraddistingue è che si interessa ai suoi giocatori e da parte mia avrà sempre il rispetto per come ha gestito il dolore mio e di mia moglie.”