Bologna, Arnautovic: “Mihajlovic più di un allenatore, non penso alla classifica marcatori”

Marko Arnautovic ha parlato del suo fantastico inizio di campionato da 6 gol col Bologna e del legame con Mihajlovic: l'intervista

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21 Settembre 2022

Redazione - Autore

La stagione di Marko Arnautovic è iniziata in modo straordinario: dopo appena 7 giornate di campionato, l’attaccante austriaco comanda la classifica cannonieri con 6 gol, seguito da Immobile a 5. Arnautovic è l’autentico trascinatore del Bologna e se l’anno scorso ci aveva messo un po’ ad ingranare, dovendo riabituarsi al campionato italiano, quest’anno è partito subito al massimo. In ritiro con la propria nazionale, l’attaccante ha parlato alla Gazzetta dello Sport, analizzando il suo inizio di stagione ma anche il rammarico per la separazione con Mihajlovic. Di seguito l’intervista dell’attaccante del Bologna Marko Arnautovic.

Bologna, l’intervista di Arnautovic

Arnautovic è stato fortemente voluto da Mihajlovic che è stato esonerato, facendo posto a Thiago Motta alla guida del Bologna. L’attaccante austriaco ha proprio sottolineato il suo legame con Sinisa, soffermandosi anche sul suo bottino personale di 6 reti in 7 giornate.

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CLASSIFICA MARCATORI –La classifica cannonieri non mi interessa, ma di certo non posso essere scontento per aver segnato sei dei sette gol del Bologna. In primis io penso sempre alla squadra e sei punti in sette partite non sono un gran bilancio. Sul campo dobbiamo dimostrare altro, le nostre ambizioni sono superiori. Siamo stati sfortunati, contro la Lazio se non restiamo anche noi in 10 così presto alla fine vinciamo. Abbiamo sprecato troppe occasioni da gol in questa prima parte di stagione. Non so quale sia il problema, non faccio l’allenatore e non mi lamenterò pubblicamente della squadra oppure dei singoli giocatori, vinciamo e perdiamo insieme”.

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MIHAJLOVIC – “Il suo addio è stato un momento molto amaro per me. Avevo un rapporto diverso con lui, non era solo il mio allenatore ma anche un amico, direi quasi un fratello maggiore. Come squadra abbiamo vissuto gli ultimi mesi al suo fianco, abbiamo sofferto con lui, ma la vita va avanti. Spero che le cose per Sinisa vadano meglio e che possa tornare ad essere quello di prima”.

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