Gondo gol, Simy male: come può cambiare l’attacco della Salernitana

Contro l'Hellas l'ivoriano è andato a segno, mentre il nigeriano non ha convinto. Castori potrebbe cambiare le gerarchie davanti

23 Settembre 2021

Redazione - Autore

La Salernitana ha conquistato il suo primo punto in campionato, portando a termine una significativa rimonta contro l’Hellas Verona con due gol di svantaggio recuperati. Sicuramente il club granata è indietro rispetto alle altre concorrenti, ma il segnale dell’ultima gara lascia ben sperare Castori e tutti i tifosi. Anche ieri, però, gli attaccanti più attesi hanno deluso e a emergere è stato invece Gondo, oltre ovviamente il solito tuttofare Coulibaly. Le gerarchie in attacco potrebbero cambiare già dalla prossima partita.

Gli investimenti fatti in estate per Simy e Bonazzoli lasciavano già intuire quale sarebbe stata la coppia d’attacco titolare, ma dopo 5 giornate di campionato la situazione sembra già essere cambiata. La Salernitana ha segnato appena 4 reti in 5 partite e solo due sono arrivate dagli attaccanti. Numeri che lasciano presagire un cambiamento ancora più netto già dalla prossima gara. Un segnale è arrivato da uno dei meno attesi, Cedric Gondo che, partito dietro nelle gerarchie, ha trovato la rete contro l’Hellas che potrebbe lanciarlo verso una maglia da titolare anche nella prossima partita. Simy e Bonazzoli dovranno, invece, cercare di dare un segnale forte per tornare a essere protagonisti.

SIMY E BONAZZOLI DELUDONO, SALGONO LE QUOTAZIONI DI GONDO

SIMY NWANKWO – Reduce da una clamorosa stagione con il Crotone, conclusa con 20 gol, Simy è arrivato a Salerno con grandi aspettative da parte della società, ma in queste prime 5 giornate non ha soddisfatto le attese. Il nigeriano è spesso troppo fuori dal gioco e non riesce a essere incisivo come nella passata stagione. Ancora non ha trovato il primo gol con la sua nuova maglia e certamente vorrà rimediare già dalla prossima partita, ma gli altri attaccanti scalpitano e il rischio di perdere la titolarità non è così remoto.

FEDERICO BONAZZOLI – Anche su di lui c’era molta aspettativa da parte della società e dei tifosi. Nelle ultime due stagioni ha dimostrato di avere delle qualità importanti, ma gli è sempre mancata la costanza in zona gol, come dimostrano le 6 reti nella stagione 2019-20 con la Sampdoria e i 2 in quella successiva con la maglia del Torino. Con la Salernitana ha trovato il suo primo centro stagionale su calcio di rigore alla prima di campionato sul campo del Bologna, ma l’allenatore si aspetta certamente di più da lui e la mancata partenza da titolare nell’ultima uscita contro il Verona è un segnale chiaro.

CEDRIC GONDO – Chi invece, inaspettatamente, sta prendendo quota è Cedric Gondo. Il centravanti ivoriano è reduce da un’annata altalenante in Serie B, chiusa con appena 5 reti, ma ha già trovato il suo primo gol in Serie A nell’ultima gara contro l’Hellas. Castori, che lo stima molto, ha deciso di schierarlo titolare sia con l’Atalanta, sia martedì al fianco di Simy e lui ha ripagato nel migliore dei modi la fiducia. Visto l’attuale andamento degli altri attaccanti non è escluso che Gondo possa ritagliarsi uno spazio importante anche in Serie A.

MILAN DJURIC – Piuttosto anonimo l’inizio di campionato di Milan Djuric. Anche lui ha realizzato appena 5 gol nell’ultima stagione di Serie B e il cambio di categoria gli sta creando non poche difficoltà. È sicuramente un attaccante di esperienza, che può contare su un’imponente stazza fisica, ma il suo rapporto con il gol negli ultimi anni è stato complicato. In questo inizio di stagione ha giocato titolare appena due partite e in entrambe è stato sostituito senza mai trovare il gol. Senza dubbio al momento è quello che parte più indietro nelle gerarchie.

FRANCK RIBERY – Da quando è arrivato è subentrato contro il Torino ed è partito titolare contro Atalanta e Verona dando il suo contributo. Non dobbiamo certo spiegare chi sia Franck Ribery e cosa sia riuscito a fare nella sua carriera, ma certamente la scelta di andare a giocare in una neopromossa è molto coraggiosa e non possiamo non considerare i suoi 38 anni. Con la leadership e la classe che lo contraddistinguono potrà certamente risultare decisivo in certe partite, ma, giocando a ridosso delle punte, dovranno salire di livello anche gli attaccanti, per permettere al francese di disegnare le sue perfette linee di passaggio. Castori lo schiererebbe titolare ogni partita ad occhi chiusi, ma sarà necessario gestirlo nel migliore dei modi.

A cura di Cristiano Simeti

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