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Osimhen VS Abraham, diversi ma letali: certezze per la prossima stagione

Abraham Osimhen collage

Il campionato di Serie A sta vedendo la consacrazione di nuovi bomber. Sicuramente tra i protagonisti principali c’è Dusan Vlahovic, ma anche Victor Osimhen e Tammy Abraham. I due attaccanti stanno trascinando rispettivamente Napoli e Roma e sembrano già entrati a pieno nella dimensione del calcio italiano.

Osimhen: punti di forza e punti deboli

Victor Osimhen è una pantera d’area di rigore, nata con l’istinto di far gol e che finalizza quasi tutte le occasioni che vengono costruite. Ma ha anche la capacità di crearsi da solo l’opportunità vincente, grazie ad una velocità fuori dal comune e a una forza fisica notevole. Quest’anno, alla sua seconda stagione in Serie A, ha saltato tante partite a causa del brutto infortunio allo zigomo, ma quando è sceso in campo ha sempre fatto la differenza: 11 gol in 20 presenze e 7.95 di fantamedia.

La sua grinta e il suo spirito da combattente lo hanno reso già un idolo per i tifosi del Napoli, ma spesso questa sua caratteristica gli si ritorce contro, in quanto lo rende esuberante e spesso difficile da frenare. La testimonianza sono i 5 cartellini gialli e un cartellino rosso. Una skill che ancora manca al nigeriano è la rifinitura: nessun assist in campionato, una giocata che oggi è molto richiesta agli attaccanti e sul quale deve crescere. A 24 anni, però, ha ancora margini di miglioramento enormi. Se il Napoli si giocherà lo scudetto fino all’ultimo, molto dipenderà dallo sprint finale del suo bomber, Victor Osimhen.

Abraham: punti di forza e punti deboli

In molti lo hanno messo in discussione dopo le prime partite, dubitando del suo reale valore. Tammy Abraham, invece, ha smentito tutti al suo primo anno in Serie A, dimostrando di essere un centravanti di altissimo livello. I suoi numeri sono inequivocabili e sono cresciuti partita dopo partita: 15 gol e 3 assist in 29 partite disputate, con una fantamedia di 7.86. A differenza di Osimhen, l’attaccante inglese fa della tecnica un suo punto forte. Meno forte fisicamente del nigeriano, ma sicuramente più raffinato con la palla tra i piedi. Anche lui punta molto sulla rapidità, soprattutto nei primi metri, dove spesso brucia l’avversario e anche senza palla riesce a trovare lo spazio giusto da attaccare.

Le reti vanno anche pesate e Abraham ha segnato gol pesanti e contro avversari di prima fascia. Tre gol contro l’Atalanta tra andata e ritorno, un gol contro Juventus e Milan e ovviamente la doppietta nel derby contro la Lazio che lo ha definitivamente consacrato. Gli anni al Chelsea in Premier League lo hanno forgiato, abituandolo a lottare contro difensori fisici e rapidi. Il risultato si è visto nel suo veloce adattamento alla Serie A e in un’altra statistica particolare: Abraham è il giocatore che ha segnato più volte il primo gol della partita in questo campionato (8 volte). Un vero rompighiaccio.

Il bomber britannico certamente può crescere in personalità e nelle scelte ma ha i margini per diventare un attaccante ancora più letale.

Osimhen-Abraham, chi scegliere per la prossima asta?

In questo finale di stagione sia Osimhen che Abraham sono diventati due protagonisti assoluti e in vista della prossima stagione al fantacalcio saranno certamente due primissime scelte. Il fattore rigori può pendere leggermente dalla parte dell’inglese ma in generale parliamo di due bomber straripanti che faranno le fortune dei fantallenatori anche il prossimo anno. La Serie A ha trovato due veri top di reparto.

A cura di Cristiano Simeti